
Cronaca / Valsassina
Mercoledì 14 Maggio 2025
Cortenova: l’arcivescovo Delpini alla Madonna dei Crotti
L’invito è stato «ad imparare a pregare da chi ha pregato davanti a questa statua»
Cortenova
Grande partecipazione di popolo alla messa solenne con l’arcivescovo Mario Delpini per la benedizione della “Madonna dei crotti”, accompagnata dalla presenza dei sacerdoti della valle. Hanno partecipato anche una sessantina di ragazzi della “Professione di fede” di tutta la valle che sono partiti da Pasturo, dopo avere ricevuto il saluto dell’Arcivescovo, appena arrivato in Valsassina, con la fiaccolata che si è conclusa a Cortenova. Rivolgendosi ai fedeli nell’omelia, monsignor Delpini ha sottolineato come «la vita è un ingranaggio che va avanti, ti consuma e chiede di fare tante cose» nella famiglia, nel lavoro, nello sport «tante attività abitate dalla frenesia, senza avere tempo di fermarsi».
Il crotto, una cappelletta, una chiesetta invitano invece a fermarsi un momento: «Abbiamo bisogno di una sosta perché siamo stanchi, nervosi, immersi nella frenesia, per vivere la sosta come una grazia, con spiritualità, come un tempo proprio per rendersi conto di quanto siamo felici nella nostra vita».
L’invito finale dell’Arcivescovo è stato «ad imparare a pregare da chi ha pregato davanti a questa statua», con l’auspicio che diventi «un luogo di sosta». Il parroco della Comunità pastorale “Madonna della neve” don William Abbruzzese ha ringraziato a fine messa monsignore Delpini per aver accolto l’invito a venire a Cortenova «un desiderio partito tempo fa». Tre le parole usate dal sindaco Sergio Galperti rivolgendo il grazie della comunità per la visita: luogo, valore, promessa. Quest’ultima è legata «al restauro dell’area dei crotti, fatta qualche anno fa con l’Arcivescovo e con la popolazione che ha portato ai lavori realizzati grazie al contributo della Regione e dei cortenovesi». Il luogo è quello sacro «a cui Cortenova ha voluto ridare vitalità con la statua che è restata com’era, nella speranza che diventi un luogo di sosta – ha detto Galperti riprendendo l’omelia dell’Arcivescovo – per tutta la Valsassina». Infine il valore, quello storico: «La statua è qui dal 1937 da quando venne fatta una processione per la prima benedizione, anche allora quando il brutto tempo incombeva. Durante la Seconda guerra mondiale la Madonna ha vegliato su due giovani cortenovesi. Ha ricevuto lo sparo di un colpo di fucile di cui è rimasto il foro». Galperti ha voluto anche ricordare il 2020 quando Cortenova è stata colpita duramente dal Covid con diverse perdite «senza nemmeno la possibilità di dare un saluto». La storia della “Madonna dei crotti” sarà raccolta in un libro di prossima edizione che conterrà anche le immagini della benedizione post lavori e verrà poi distribuito in paese. Monsignor Delpini ha ricevuto in dono anche alcuni disegni realizzati dai bambini delle scuole elementari ed esposti durante la recente festa patronale di San Mauro.
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