
Cronaca / Valsassina
Venerdì 12 Settembre 2025
Introbio, vandali nel parco: il sindaco vieta l’ingresso ai minori di 14 anni non accompagnati
Immortalato un ragazzo che passeggia sul tetto della tensostruttura. Il sindaco Piazza adotta un provvedimento restrittivo all’accesso del parco di Prà Baster.
Introbio
Il sindaco Silvana Piazza corre ai ripari dopo quanto successo a Prà Baster con la fotografia che non lascia spazio a interpretazioni: immortala un ragazzo che passeggia sul tetto della tensostruttura.
A mali estremi, estremi rimedi, quindi, ed è scattato il provvedimento con l’avviso posto all’ingresso dell’area: “È consentito l’accesso ai minori di quattordici anni solo se accompagnati da un adulto. L’amministrazione comunale declina ogni responsabilità”.
Una tutela, per quanto possa valere, dopo l’episodio che Piazza commenta così: «Comprendo che i ragazzi non pongano limiti alla loro fantasia nel trovare tutto ciò che più li diverte. Questo però è un divertimento pericoloso, oltre che una mancanza di rispetto alla proprietà altrui. Quanto avvenuto impone all’amministrazione comunale la regolamentazione degli accessi al parco di Prà Baster; siamo dispiaciuti per coloro che ne hanno sempre beneficiato con rispetto ed educazione».
Solo tre settimane fa circa c’era stato l’episodio di vandalismo nel giardinetto di viale della Vittoria dove qualcuno, rimasto ignoto, ha deliberatamente distrutto un canestro da basket donato dall’Asd Sport Valsassina che successivamente è stato sostituito dai volontari dell’associazione.
Il provvedimento adottato questa volta dal Comune ha aperto un dibattito sui social, sollevando il problema che va a danneggiare quei ragazzi che si sono sempre comportati bene. ”Chiudendo” l’accesso si elimina un altro luogo di ritrovo per gli adolescenti, visto che anche l’oratorio è chiuso.
A tale proposito, a inizio mese, il parroco don William Abbruzese ha fatto un appello per trovare volontari che possano garantire l’apertura da ottobre, ogni sabato e domenica pomeriggio, dalle 14.30 alle 17.
La soluzione prospettata dai più è di prendere provvedimenti solo verso chi è individuabile, in questo caso dalle immagini, intervenendo presso i genitori, con sanzioni, segnalazioni ai carabinieri, esclusione da manifestazioni.
Il 18 marzo 2021 in paese ci fu un raid notturno con scritte, in gran parte in francese, che hanno imbrattato diversi punti del paese, violando, tra l’altro, il coprifuoco delle normative Covid.
A inizio giugno 2022 è arrivata la sentenza del Tribunale dei minori: assolti i due giovani individuati perché il «fatto è irrilevante», aveva sancito il giudice. A parole tutto è facile, nel concreto non è proprio così. Di certo c’è solo un interrogativo: esistono i genitori o vivono sulla luna?
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