Cronaca / Valsassina
Martedì 21 Ottobre 2025
Le Romite Ambrosiane trovano casa a Cassina Valsassina
Dopo l’incendio del monastero della Bernaga, le 22 monache si trasferiscono nella casa estiva delle suore salesiane. «Potranno restare unite e continuare la loro vita di preghiera», commenta il vicario Cesena
La Valletta Brianza
Restare unite. L’unico desiderio espresso fin da subito. Hanno perso la loro casa, ma non la fiducia. E ancora una volta la risposta è arrivata e le loro preghiere sono state esaudite.
Insieme, dunque. Le 22 monache di clausura dell’ordine delle Romite Ambrosiane, che hanno dovuto abbandonare il Monastero della Bernaga a La Valletta Brianza, distrutto dalle fiamme la sera dello scorso 11 ottobre, lasceranno le strutture di Ponte Lambro e Bosisio Parini, dove sono state subito accolte all’indomani del rogo, per trasferirsi presso la casa estiva delle suore salesiane a Cassina Valsassina.
«Un grande stabile in via Celestino Ferrario, proprio nel cuore del paese, con la cappella e un ampio spazio verde. Non possiamo che accogliere con gioia la notizia. Averle accanto sarà un valore aggiunto per tutta la nostra comunità», conferma il sindaco Michele Polvara.
Il trasloco avverrà già nelle prossime ore: le religiose si trasferiranno a piccoli gruppi nell’edificio, solitamente abitato nel periodo estivo e utilizzato come colonia. Entro la fine della settimana saranno già tutte in Valsassina.
«C’erano diverse ipotesi in campo. Quella scelta è stata ritenuta la migliore, proprio perché consentirà alle monache di continuare a vivere insieme, di restare nel Lecchese, non lontano dal loro amato monastero e di seguire le regole della clausura», sottolinea il vicario episcopale di zona, monsignor Gianni Cesena.
In Valsassina le religiose resteranno con tutta probabilità a lungo. Difficile anche solo ipotizzare i tempi del rientro: l’incendio ha quasi completamente distrutto il monastero della Bernaga e i danni provocati dal rogo, divampato da una cella probabilmente per un corto circuito, sono ingentissimi.
Andate in fumo opere d’arte di grande valore, mentre i vigili del fuoco sono riusciti a salvare alcune reliquie di Carlo Acutis, il giovane canonizzato lo scorso 7 settembre, che nel convento — la cui fondazione risale al 1628 — ricevette nel 1998 la sua prima comunione.
«Siamo commosse dalla vicinanza che in tanti ci hanno manifestato in queste ore. Abbiamo fiducia nel Signore che ci ha messo alla prova», ha dichiarato la madre superiora Maria Alessandra.
La raccolta fondi promossa da Comune di La Valletta Brianza, Comunità pastorale Sant’Antonio Abate, Fondo di comunità La Valletta Brianza e Fondazione comunitaria del Lecchese ha consentito di raccogliere in pochi giorni quasi 42mila euro, frutto di 119 donazioni, a cui si aggiungono i 400mila euro già stanziati dall’amministrazione.
Tre gli obiettivi: sostenere le Romite garantendo un supporto immediato nella gestione dell’emergenza abitativa e del loro stile di vita fondato sulla clausura, sulla preghiera e sul lavoro; mettere in sicurezza l’edificio finanziando i primi interventi strutturali e tecnici; salvaguardare quanto non è andato perduto, restaurando o proteggendo i beni artistici e sacri scampati alle fiamme.
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