
Cronaca / Valsassina
Giovedì 24 Luglio 2025
Piani d’Erna, il gestore: «Servizi e sentieri sono un disastro»
Turismo Carlo Valsecchi della trattoria e bar Milani evidenzia il calo delle presenze e l’aumento dei prezzi «Qui non c’è niente, in tre anni nessun miglioramento». La replica dell’assessore Cattaneo: «I ristoratori? Fanno poco»
Lecco
«In Erna non c’è niente». Si avverte un misto di rammarico e speranza nelle parole di Carlo Valsecchi, da tre anni gestore della trattoria e bar Milani ai Piani d’Erna.
Rammarico per le condizioni in cui si trova oggi la località, speranza affinché in futuro il “balcone di Lecco” possa riuscire ad esprimere tutto il suo potenziale. «Di per sé – racconta Valsecchi – questa stagione non sta andando male. Se c’è brutto tempo non viene nessuno ma nei giorni di sole la gente arriva. Al netto della variabile meteo, però, le presenze sono complessivamente in calo e questa tendenza è confermata anche dai numeri del mio fatturato».
Le parole
Secondo il ristoratore si tratta di una situazione dovuta a più fattori. «Da inizio luglio – prosegue Valsecchi – i prezzi della funivia hanno subito un aumento non indifferente. Il costo di una corsa nei giorni festivi è passato da 12 a 15 euro per gli adulti. Sono rimaste le riduzioni per minori mentre quelle per i pensionati sono state tolte. È un aspetto che incide molto sul bilancio di una famiglia».
Gli unici a non risentirne, secondo il gestore della trattoria Milani, sarebbero gli stranieri, abituati a muoversi con la tessera giornaliera o settimanale “Io viaggio” che include anche l’utilizzo della funivia. La maggior parte dei visitatori, in particolare, proviene dall’est Europa. «Di fatto – aggiunge Valsecchi – una famiglia italiana spende 50 euro per arrivare in Erna e guardare il Resegone. Qui non c’è niente. I giochi di legno non sono tenuti bene e presentano delle schegge. I prati non sono tagliati. Il tubing è stato chiuso tra il 2020 e il 2021 perché era usurato. Fino all’anno scorso era attivo il parco avventura nel mese di agosto ma ora è stato chiuso anche quello. La clientela media che arriva in trattoria non è costituita da persone che poi vanno in vetta al Resegone ma da famiglie».
Il ristoratore si augura che questo sia il punto più basso della storia dei piani d’Erna. «I problemi sono tanti. – sottolinea Valsecchi – In tre anni ho sentito molto parlare ma non ho visto miglioramenti. Le condizioni delle due stazioni della funivia, che comunque hanno sessant’anni, sono sotto gli occhi di tutti. Non sono un bel biglietto da visita per i turisti. È chiaro che la riqualificazione delle due stazioni va fatta. Per quanto riguarda la strada, invece, la nuova agro silvo pastorale attraverso la val Boazzo, non sarà una strada ad uso pubblico ma sarà interessante capire se daranno poi la possibilità alle bici elettriche di transitare liberamente oppure no».
Il cantiere
Il cantiere per la riqualificazione delle due stazioni della funivia dovrebbe partire in autunno dopo il fallimento della prima gara d’appalto. Sull’agro silvo pastorale, invece, a maggio i tecnici hanno presentato un progetto da 1.3 milioni di euro per un tracciato di 3.6 chilometri, che si svilupperà al 60% nel territorio di Morterone e al 40% nel territorio di Lecco. È in corso la ricerca dei finanziamenti. In ogni caso, gli interventi sulle infrastrutture non sono sufficienti.
«Mancano offerte e promozioni dedicate alle famiglie. – conclude Valsecchi – Qui in Erna una famiglia che arriva dal milanese, distante solo un’ora/un’ora e mezza di auto, potrebbe trovare grande giovamento. Servirebbe anche una maggiore coordinazione tra i gestori dei locali ai piani d’Erna, il gestore della funivia e il Comune. Finora non si è mai riusciti a trovarla».
«Osservo con grande amarezza che chi oggi dovrebbe offrire un servizio di ristorazione all’altezza delle aspettative di Erna non lo sta facendo. Non sono nemmeno stati organizzati eventi in maniera continuativa». L’assessore Giovanni Cattaneo respinge al mittente le accuse. «Per Erna è stato portato avanti un lavoro di analisi e progettazione e sono state accantonate importanti risorse economiche. Ora bisogna passare dalla fase di progetto a quella di cantiere».
A questo proposito, Cattaneo annuncia l’avvio a partire dal 28 luglio di un intervento di manutenzione ordinaria, progettato a seguito di un dialogo con residenti e villeggianti, che riguarderà l’area esterna a monte della funivia, il camminamento che conduce alla croce panoramica e la strada carrabile che porta al rifugio Marchett. “Rispetto alla funivia – prosegue l’assessore – non c’è solo l’investimento da 1.8 milioni di euro per la riqualificazione delle stazioni ma anche l’impegno sulla manutenzione ordinaria». Nell’ambito di un progetto Interreg, per altro, Legambiente ha guidato lo sviluppo di un masterplan per il rilancio della località. «Le tariffe della funivia – conclude Cattaneo – le stabilisce l’agenzia del Tpl. La novità importante è che, dopo anni di proroghe, è stata fatta una nuova gara ed è stato individuato un gestore, sempre Itb, per i prossimi sette anni. Le interlocuzioni sono già in corso e sono certo che ci saranno investimenti da parte dell’operatore, compreso la riapertura del parco avventura o l’allestimento di nuove aree e attrazioni».
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