Primaluna, auto e moto troppo veloci. Lo dice anche l’arcivescovo ortodosso

La denuncia di monsignor Giovanni Climaco Mapelli: «Dobbiamo aspettare il morto prima di intervenire? Scriverò al prefetto e anche a Mattarella, se necessario»

Primaluna

Velocità sostenute, sorpassi anche nei tratti con la striscia continua: la Sp 62 che attraversa Primaluna è un costante pericolo sotto gli occhi di tutti. «La Provinciale è un disastro. Vanno tutti troppo veloci. L’altro giorno, confesso che ho avuto paura perché ho visto auto andare in modo pazzesco. Le autorità dove sono?», è la denuncia pubblica di monsignor Giovanni Climaco Mapelli, arcivescovo primate della Chiesa Cristiana Antica e Apostolica di ispirazione ortodossa che da due anni vive nella frazione di Cortabbio. «Ho parlato del problema anche con il sindaco e mi ha detto che purtroppo non si può fare nulla per limitare la velocità. Non si possono mettere dissuasori. Tra l’altro – continua monsignor Mapelli – il Comune non ha più nemmeno il vigile ed ha una convenzione con Cortenova ma non si vede nessuno. Anche i carabinieri di Introbio non intervengono. Ci sono persone prive di responsabilità verso gli altri e le autorità dove sono? Non bisogna aspettare che ci sia il morto. Fanno sorpassi da matti e tirano dritti su quei lungi rettilinei e non si rendono conto di quello che fanno. Farò delle istanze. Mi rivolgerò al Prefetto, al Ministro competente, sono disposto a scrivere al Presidente della Repubblica ed anche al Papa. Non mi fermerò. Lo sento come un dovere civico». È pur vero che c’è in progetto la tangenziale di Primaluna che eliminerà i pericoli dal centro abitato, e ne è conscio anche lui, ma ci vorranno ancora degli anni prima di vederla realizzata. «Viaggiano in modo pazzesco che se non stai attento, ti ammazzano. Qualcuno ci deve pensare. – insiste il monsignore – Possibile che non si riesca a risolver il problema che da altre parti è stato risolto? È una cosa indegna per un paese civile».

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