Politica / Lecco città
Mercoledì 05 Novembre 2025
Caso stadio, minoranze all’attacco: «Il Comune deve fare la sua parte»
Dopo la denuncia del presidente del Lecco Aniello Aliberti, che si è detto stanco dell’immobilismo del Comune per quanto riguarda gli interventi sullo stadio, le forze politiche di minoranza chiedono un tavolo di confronto urgente per evitare che la Calcio Lecco traslochi dal Rigamonti-Ceppi. Valsecchi propone di inserire l’impianto nel piano alienazioni.
Lecco
«Dovremmo ricordare all’amministrazione, che si vanta di coprire la città di bike lane molto green, che stiamo parlando innanzitutto della richiesta di sostituire una centrale elettrica a gasolio vecchia di 30 anni. Possibile che nemmeno questo sposti l’anima della giunta?». La manutenzione dello stadio Rigamonti – Ceppi era uno dei due temi al centro dei primi atti presentati da Filippo Boscagli al suo esordio in consiglio comunale nel lontano 2006. «Calcisticamente sono stati 19 anni di psicodrammi e gioie infinite – sottolinea Boscagli, candidato sindaco alle prossime comunali per Fratelli d’Italia – Politicamente, invece, la questione stadio, così come i rapporti istituzionali con la Calcio Lecco, sono sotto gli occhi di tutti, tanto più per le occasioni perse, le scelte sbagliate, gli investimenti mancati. Abbiamo dovuto implorare anni per ottenere una banale passerella per i disabili al Rigamonti Ceppi, ma ad oggi manca ancora tutto quello che serve ad una piena vivibilità, dalla qualità dei bagni allo “scandalo” centralina. Il tema è semplice quanto desolante: lo stadio non è una priorità. O meglio, non è nemmeno una categoria dello spirito. Semplicemente non esiste, nel migliore dei casi, o è addirittura un fastidio per molti in aula».
Anche Carlo Piazza invoca un intervento immediato per evitare che il Lecco traslochi. «Ritengo opportuno – osserva il candidato sindaco della Lega – creare in fretta un tavolo di confronto tra la proprietà della Calcio Lecco, la giunta e i capigruppo in consiglio comunale di tutte le forze politiche. È necessario trovare un’intesa chiara e costruttiva per garantire stabilità alla Calcio Lecco e tutelare l’interesse della città. Lo sport lecchese non appartiene a un sindaco o a una giunta, ma alla comunità. Serve rispetto per chi lavora, investe e costruisce. Concordo con il presidente Aliberti nelle critiche alla mancanza di attenzione verso il bene comunale e chiedo che il Comune torni a essere un alleato concreto dello sport cittadino, con serietà e responsabilità».
Oltre a chiedere interventi immediati, Corrado Valsecchi di gruppo Per Lecco lancia anche una proposta per il futuro. «Si potrebbe pensare – evidenzia Valsecchi – di fare quello che altri sindaci lombardi stanno o hanno già fatto: inserire lo stadio nel piano triennale delle alienazioni e consentire ai privati interessati di procedere ad una riqualificazione come avvenuto a Bergamo o come sta per avvenire per lo stadio Meazza di Milano». Proprio ieri è stato firmato il rogito per il passaggio di proprietà dello storico stadio milanese a Milan e Inter. «Ora – conclude Valsecchi – il Comune deve fare la sua parte. Non possiamo nemmeno immaginare che il Lecco giochi in un altro stadio. Mi auguro che l’amministrazione al più presto sistemi la cabina elettrica e che proceda con una soluzione economica riconoscendo alla proprietà le spese di valorizzazione dello stadio già fatte».
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