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Giovedì 22 Maggio 2025
Enel Green Power sulla sperimentazione alle dighe: «Nessuna riduzione della sicurezza»
La nota dell’azienda: «Si tratta di un’azione puramente organizzativa che allinea la gestione ordinaria di tali dighe a quella attuata nella grande maggioranza delle dighe lombarde e nazionali, già gestite da un singolo operatore»
Sondrio
Enel Green Power risponde alla nota del Partito democratico di Sondrio, in relazione al tema della razionalizzazione del personale a supporto dell’attività di vigilanza presso le dighe di Venerocolo (BS), Trona e Sardegnana (BG).
«Tra le principali motivazioni del passaggio da due a un operatore - limitato esclusivamente al periodo estivo – vi è l’opportunità di destinare i colleghi coinvolti in guardiania ad attività di maggior contenuto professionale di manutenzione e/o esercizio impianti» fa sapere la società tramite una nota.
«Tale misura, adottata in un’ottica di efficienza organizzativa, non comporta in alcun modo una riduzione degli standard di sicurezza, né per gli impianti, né per la popolazione a valle, tantomeno per l’ambiente - prosegue la nota di Enel Green Power -. Si tratta di un’azione puramente organizzativa interna all’Azienda, che allinea la gestione ordinaria di tali dighe a quella attuata nella grande maggioranza delle dighe lombarde e nazionali, già gestite da un singolo operatore, anche in considerazione del fatto che la normativa vigente non prevede supporto al presidio ordinario».
«Il presidio, infatti, viene sempre garantito da personale qualificato, con il supporto di sistemi di comunicazione, logistica e trasporto pienamente operativi anche in condizioni meteo sfavorevoli. Oggi, grazie all’evoluzione tecnologica, la maggior parte delle attività operative quotidiane si limita a controlli visivi, mentre il resto del tempo è dedicato alla presenza sul posto - conclude la nota -. Inoltre, le opere in oggetto sono strutturalmente progettate come bacini di accumulo temporaneo o di fusione nivale, con una probabilità di dover gestire situazioni di piena estremamente remota. In ogni caso, ove necessario, il presidio sarà rafforzato».
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