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Mercoledì 22 Ottobre 2025
Lecco, anche due liste civiche di minoranza chiedono un referendum sul teleriscaldamento
«La comunità deve poter decidere ed essere informata», dichiarano Lecco Ideale e Appello per Lecco. Intanto la Lega prosegue la raccolta firme
Lecco
Lecco Ideale e Appello per Lecco, due liste civiche di opposizione in Consiglio Comunale, hanno depositato, nella giornata odierna, al protocollo del Comune di Lecco, un’istanza formale per l’indizione di un referendum consultivo e confermativo sul progetto di centrale cogenerativa al Caleotto, destinata al servizio di teleriscaldamento.
L’atto verrà depositato anche in Provincia di Lecco nelle prossime ore, considerati gli adempimenti che anche l’istituzione Provincia si accinge a integrare.
La richiesta, presentata dai capigruppo Lorella Cesana e Corrado Valsecchi nasce da una forte sollecitazione popolare emersa nelle ultime settimane, con molti cittadini che hanno sensibilizzato i due consiglieri a chiedere maggiore trasparenza e partecipazione su una scelta che incide profondamente sul territorio e potenzialmente sulla qualità della vita.
«Il progetto è stato reso pubblico solo a settembre, e ha subito suscitato forti preoccupazioni per l’impatto ambientale e urbanistico, in particolare per la costruzione di due camini alti 25 metri in deroga al PGT- spiega Lorella Cesana-. La cittadinanza ha diritto di esprimersi».
L’istanza fa riferimento all’art. 22 dello Statuto Comunale e all’art. 2 del Regolamento sul referendum, e chiede che il Consiglio Comunale deliberi l’indizione della consultazione.
«Non si tratta di un atto di protesta, ma di democrazia- sottolinea Cesana - Vogliamo che siano i lecchesi a confermare o meno la scelta dell’Amministrazione, in modo trasparente e partecipato».
« Il vero vulnus di questa operazione non sta nella necessità o meno di realizzare una centrale termica che in ogni caso, per le notizie ricevute, è considerato un impianto insalubre di primo livello, ma nell’assoluta mancanza di trasparenza da parte dell’amministrazione comunale nei confronti della comunità che non ha mai avuto modo di pronunciarsi e essere informata- ,afferma il consigliere Corrado Valsecchi-. Il teleriscaldamento è stato approvato in origine sulla base di un’unica centrale termica al forno d’incenerimento di Valmadrera e solo successivamente si è optato per la presenza di una centrale anche in città.
Indipendentemente dalle scelte era evidente e indispensabile il coinvolgimento popolare su un intervento che potrebbe avere, come abbiamo constatato, ricadute di forte preoccupazione da parte dei cittadini», conclude Valsecchi.
Le due liste civiche chiedono che il Consiglio valuti l’ammissibilità dell’istanza e avvii l’iter referendario, garantendo tempi congrui e modalità accessibili per la partecipazione.
«Auspicando che anche gli altri gruppi consiliari possano aderire a questa semplice richiesta di democrazia e partecipazione valutando e condividendo assieme a noi il quesito da porre ai cittadini, qualora questa iniziativa venisse recepita, senza cadere nella demagogica e strumentale ricerca dei cavilli burocratici e procedurali che potrebbero impedire la sana e rispettosa volontà di dare voce alla comunità di Lecco».
Così Carlo Piazza, candidato sindaco di Lecco della Lega. «Accogliamo con favore la decisione dei gruppi consiliari Appello per Lecco e Lecco Ideale di sostenere in Consiglio comunale la proposta referendaria promossa dalla Lega Lombarda – Lega Salvini Premier contro la costruzione della centrale di teleriscaldamento nel rione Caleotto.
È un segnale importante: ci sono temi, come la salute dei cittadini e la vivibilità dei quartieri, su cui le appartenenze politiche devono fare un passo indietro. La scelta di realizzare un impianto alimentato a gas metano in un’area residenziale, a due passi da case e scuole, ha sollevato fin da subito tante preoccupazioni, e giustamente. La politica, prima di decidere, deve ascoltare.
Il referendum è lo strumento giusto per dare voce alle persone. Siamo convinti che una decisione di questa portata non possa essere presa senza il coinvolgimento diretto dei cittadini. C’è bisogno di trasparenza, di spiegazioni chiare, e soprattutto di rispetto per chi in quella zona ci vive ogni giorno.
Noi continuiamo il nostro impegno con coerenza e determinazione. Sabato 25 ottobre, dalle 9.30 alle 12.30, saremo ancora in piazza XX Settembre per raccogliere firme a sostegno del referendum. Invitiamo tutti a venire, firmare e informarsi.
Non si tratta di fare battaglie ideologiche, ma di difendere il buon senso e il diritto dei lecchesi a decidere sul futuro della loro città»
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