Olimpiadi, in ritardo i lavori per gli svincoli. Azione: «Conseguenze pesanti»

Il nuovo aggiornamento della piattaforma Open Milano Cortina 2026 conferma che i lavori per i due svincoli termineranno nel 2027. Carlo Bordoni, responsabile provinciale di Azione Sondrio, in una nota non nasconde il proprio disappunto

Sondrio

Il recente aggiornamento della piattaforma Open Milano Cortina 2026, che monitora lo stato di avanzamento delle opere legate ai Giochi olimpici invernali, ha confermato che le due infrastrutture viabilistiche più attese a Sondrio, lo svincolo del Trippi e quello della Sassella, non saranno pronte prima del 2027. Una notizia che suscita amarezza e preoccupazione.

Lo svincolo del Trippi, secondo il nuovo cronoprogramma, vedrà l’avvio dei lavori solo a ottobre di quest’anno e la conclusione a maggio 2027. Niente da fare, dunque, per la consegna prevista inizialmente a luglio 2026, con parziale apertura già a febbraio, in coincidenza con le Olimpiadi. Ancora più penalizzante la situazione per lo svincolo della Sassella: l’appalto sarà aggiudicato soltanto a novembre, l’inizio lavori è fissato a marzo 2026 – a Giochi già archiviati – e la fine del cantiere, come per il Trippi, a maggio 2027.

A sottolineare la gravità della situazione è Carlo Bordoni, responsabile provinciale di Azione Sondrio, che in una nota non nasconde il proprio disappunto: «Apprendiamo con estremo rammarico la notizia dei ritardi. La gestione del traffico alla fine della tangenziale sarà critica con l’arrivo delle Olimpiadi. Azione ha sempre dimostrato attenzione nei confronti di queste due opere nel lavoro parlamentare e nel dibattito pubblico. Abbiamo fatto di tutto per sensibilizzare il Governo e la Regione a muoversi su questo fronte, ora però non possiamo che apprendere con rammarico una notizia già nota, ma che avrà conseguenze pesanti sulla gestione delle Olimpiadi perché gli ingorghi del traffico nella zona di Sondrio saranno importanti. Occorre portare serietà in politica e la gestione dell’iter per queste due infrastrutture non è stata seria e questo è dimostrato dal ritardo già nell’inizio dei lavori».

Per Bordoni, l’urgenza è garantire che gli interventi vengano comunque realizzati, al di là della scadenza olimpica: «Si tratta di due colli di bottiglia fondamentali per la viabilità di Sondrio. Le risorse ci sono, grazie al Pnrr e ai fondi olimpici: occorre solo la capacità di utilizzarle davvero».

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