Opposizione all’attacco a Morbegno: «Una maggioranza che governa come fosse un palcoscenico»

Il capogruppo della minoranza Franco Marchini critica duramente l’amministrazione Del Nero: «Noi per Morbegno resta un’alternativa credibile»

Morbegno

«Avevamo dichiarato che il nostro ruolo sarebbe stato quello del controllo, senza alcuna intenzione di osteggiare per partito preso il lavoro della giunta. Non sempre siamo stati messi nelle condizioni di esercitare il controllo, perché troppe volte non solo non siamo stati coinvolti nelle scelte amministrative, ma non ne siamo neanche stati informati, venendone a conoscenza dai media». Così il capogruppo della minoranza consiliare di Morbegno, Franco Marchini, che ribadisce la posizione del gruppo nei confronti dell’amministrazione comunale.

Marchini si sofferma sui cantieri attivi, «che sono molti e questo grazie al lavoro dell’amministrazione Gavazzi che aveva reperito le risorse e stabilito date certe per opere attese da tempo. Non abbiamo sentito in merito una sola parola del sindaco, che da una parte è sempre pronto a prendersi i meriti dei lavori giunti a termine, dall’altra ad attribuire colpe all’amministrazione precedente per quelli che vanno a rilento».

Preoccupano l’opposizione i «rallentamenti su alcune partite», come la raccolta differenziata dell’umido e il completamento dei lavori di riqualificazione della piazza Sant’Antonio, «che è diventata uno spazio ibrido, senza coerenza né estetica né funzionale, con diverse pavimentazioni, verde disorganizzato e utilizzo promiscuo».

Marchini rimarca poi come il sindaco sia «sempre presente sulla stampa e molto attivo sui social, ma non trovi quasi mai il tempo di presenziare alle commissioni consiliari. Progetti importanti come la riqualificazione di piazza della Vittoria, quello sul decoro urbano, il completamento dell’ex piscina e la riqualificazione delle rotonde vanno in cantiere senza neanche essere visionati nelle commissioni competenti».

Al centro delle critiche anche la «sovraesposizione mediatica che comporta inevitabili scivoloni», come «le recenti esternazioni in cui il sindaco comunica di aver rimesso a nuovo strade e verde pubblico: una visione di parte che non trova riscontro nella realtà. In questo solco si collocano il sostegno incondizionato al lancio del formaggio e il faraonico e irrealistico progetto da 40 milioni della Cittadella dello Sport, che viene sbandierato in piazza ma non è mai stato presentato alla minoranza».

Altra nota dolente è la volontà di abolire i comitati di zona, che Marchini bolla come «un fastidioso tentativo di zittire voci e pensieri diversi da quelli di chi amministra, e se tale intenzione diventasse realtà lo riterremmo un grave colpo alla democrazia».

Infine, il capogruppo ricorda come il progetto della minoranza Noi per Morbegno «sia riuscito a coinvolgere ben 13 persone su 16 candidati, che per la prima volta hanno ritenuto di dare la disponibilità per l’amministrazione di Morbegno. Per poche decine di voti i morbegnesi non ci hanno scelto, ma sentiamo forte e chiara la responsabilità di rappresentare il quasi 50% che ci ha dato fiducia. Il gruppo si sta mantenendo attivo, è presente alle riunioni consiliari, è disponibile al confronto ed è aperto a nuove figure che intendono proporsi quali possibile alternativa a una maggioranza che spesso scambia l’amministrazione di un Comune importante come il nostro per un palcoscenico dove imbonire la platea».

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