
Referendum, le prime affluenze: a Sondrio pochi votanti, Lecco sopra la media nazionale
In Valtellina, a mezzogiorno, si è recato alle urne il 5,16% degli aventi diritto. Va meglio nel Lecchese, dove si arriva al 9,16%. Mentre a livello nazionale, l’unico dato che conta, la percentuale è del 7,4%
Lecco e Sondrio
In provincia di Sondrio a mezzogiorno ha votato il 5,16% degli aventi diritto, un dato molto basso se lo si confronta con quello relativo all’affluenza nel Lecchese, quasi il doppio, pari al 9,16%. Mentre a livello nazionale, l’unico dato che conta, la percentuale è del 7,4. Ci sono piccole variazioni nell’affluenza al voto alle 12 dei cinque referendum sui quali oggi e domani sono chiamati ad esprimersi i cittadini italiani. La normativa prevede infatti la possibilità di ritirare anche una parte delle cinque schede.
Ma si vota ancora fino alle 23 di oggi, e domani dalle 7 alle 15 di domani. L’attenzione è tutta sulla partecipazione popolare: perché l’esito sia valido, è necessario che voti almeno il 50% più uno degli elettori. Gli aventi diritto al voto in provincia di Sondrio sono 144.153, suddivisi tra 70.694 uomini e 73.459 donne; in provincia di Lecco gli elettori sono 262.009,di cui 128.816 uomini e 133.193 donne. Gli elettori devono presentarsi muniti di documento d’identità valido e tessera elettorale; chi l’avesse smarrita o avesse esaurito gli spazi disponibili può rivolgersi all’ufficio elettorale del proprio Comune per richiederne un duplicato.
Cinque i quesiti referendari su cui si vota, ognuno stampato su una scheda di colore diverso. La verde riguarda lo stop ai licenziamenti illegittimi, quella arancione le tutele per i lavoratori delle piccole imprese, quella grigia è sulla riduzione del lavoro precario, la rossa sulla sicurezza del lavoro e la gialla per ridurre i tempi di acquisizione della cittadinanza italiana. Su ciascuna scheda va tracciata una croce sul SÌ se si è favorevoli all’abrogazione della norma, oppure sul NO se si intende mantenerla.
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