Varenna, la proposta del sindaco: «Tassa per i turisti mordi e fuggi»

Il sindaco Manzoni: «L’invasione ormai giornaliera nei piccoli borghi lacustri crea problemi di ordine pubblico, combinati a situazioni di insicurezza urbana e stradale tale da rendere ingestibile la regolazione del traffico»

Varenna

Una tassa di sbarco per contenere le masse di turisti mordi e fuggi che non pernottano e consumano poco nulla, ma di contro lasciano immondizia da smaltire, considerato che spesso si portano il panino o il pranzo da casa, e creano tanti disagi ai residenti e a chi scegli i paesi del lago per trascorrere le vacanze. A proporre la tassa è il sindaco di Varenna Mauro Manzoni che ogni giorno si trova a dover gestire un lungo elenco di problemi creati da chi porta pochi benefici economici in paese.

L’idea è quella di chiedere anche a loro un contributo, così come si chiede l’imposta di soggiorno a chi si ferma nelle strutture ricettive.

«Ho scritto all’ufficio legislativo del Ministero del Turismo di poter introdurre la tassa di sbarco. L’invasione ormai giornaliera di turisti nei piccoli borghi lacustri crea problemi di ordine pubblico, combinati a situazioni di insicurezza urbana e stradale tale da rendere ingestibile la regolazione del traffico pedonale e veicolare. In questo senso l’estensione del contributo di sbarco ai Comuni appartenenti ai distretti del turismo, Varenna, Bellagio, Cadenabbia e Tremezzina, potrebbe essere una valida proposta per tentare di governare le conseguenze dell’iperturismo, al fine di assicurare le esigenze dei residenti coniugandole con fondi adeguati ad assicurare la sicurezza e il decoro urbano. Il gettito del contributo di sbarco potrebbe essere così destinato a finanziare interventi di raccolta e di smaltimento dei rifiuti, di recupero e salvaguardia ambientale, ma anche iniziative culturali. Non è equo gravare esclusivamente sui turisti che pernottano a Varenna e versano l’imposta di soggiorno: come è noto infatti questi sono i visitatori che pernottando creano poche difficoltà a livello organizzativo, viabilistico, visti anche i numeri molto contenuti. Sui cosiddetti visitatori di giornata oggi non v’è invece nessun gravame: ecco allora il perché della proposta. Da studiare ancora come concretamente realizzarla».

Proposta che trova il plauso di Severino Beri, presidente di Federalberghi che già da un decennio parla di introdurre un biglietto d’ingresso a Varenna per chi non soggiorna e non va nei locali. Basterebbero 5 euro a persona da utilizzare poi per manifestazioni, eventi culturali e iniziative. Somma chiaramente che è solo un’ipotesi.

«Dobbiamo scegliere se trasformare Varenna in Rimini consapevoli di non avere certo lo spazio che ha la località di mare, o se diventare come Portofino – spiega Severino Beri -. Per poter mantenere il livello di qualità serve un biglietto d’ingresso visto che chi soggiorna qui paga la tassa di soggiorno. Si troverà poi un metodo per quantificarla e farla pagare, importante è che finalmente c’è la percezione del problema e la volontà di risolverlo». Chi pranza o cena nei ristoranti o consuma nei locali del paese o fa acquisti nei negozi, dopo una determinata somma potrebbe avere lo sconto pari al ticket.

A Perledo già lo scorso anno avevano cercato di introdurre il ticket ma avevano dovuto fare conti con la burocrazia, in quanto per l’attuazione sarebbe necessaria la revisione del quadro normativo di riferimento. Quel quadro che insieme i vari Comuni potrebbero cercare di far modificare.

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