
Ansa Tecnologia
Sabato 05 Luglio 2025
Di Sarli (Cnr), 'meglio eliminare i distributori Gpl dalle città'
"A questo punto, penso sarebbe meglio
eliminare in generale
la presenza dei
distributori di Gpl in città
: non è la prima volta che succede una cosa simile, mi ricordo di un'altra esplosione avvenuta vicino Rieti nel 2018", dice all'ANSA Valeria Di Sarli, ingegnere chimico dell'Istituto di Scienze e Tecnologie per l'Energia e la Mobilità Sostenibili del Consiglio Nazionale delle Ricerche, parlando della sicurezza di questi impianti e delle procedure di scarico dopo la violenta esplosione avvenuta il 4 luglio a Roma.
"
La perdita di gas non sarebbe dovuta avvenire
, tuttavia se hanno concesso la possibilità al distributore di essere lì è perché
la procedura poteva e doveva essere fatta seguendo il protocollo
, c'è stato qualcosa che è sfuggito. Probabilmente la perdita di gas è stata anche ingente", afferma l'esperta: "Non abbiamo le informazioni per quantificare, ma i danni generati sono una misura dell'intensità e della forza dell'esplosione, che è correlata alla quantità di materiale in gioco".
Il
Gpl
, la cui sigla sta per '
gas di petrolio liquefatto
', è una
miscela di gas
costituita principalmente da
propano e butano
. Ha una
densità superiore a quella dell'aria
e quindi, in caso di fuoriuscita,
non si disperde
ma
tende a concentrarsi ristagnando vicino al suolo
, una situazione che
aumenta
di molto il
rischio di incendi ed esplosioni
.
"Per l'
esplosione
servono
tre elementi
, il cosiddetto '
triangolo del fuoco
': il
combustibile
, il
comburente
e l'
innesco
", sottolinea Di Sarli. "Il
combustibile
è il
gas altamente infiammabile
che è stato
rilasciato
, sembra per la rottura di un tubo. Il
comburente
è l'
ossigeno presente nell'aria
, mentre per
innescare
questa miscela esplosiva
basta una piccolissima scintilla
- prosegue la ricercatrice del Cnr-Stems - anche una
scarica elettrostatica
: il gas ha, infatti, quella che viene definita '
minima energia di innesco
', che è estremamente bassa, dunque una volta che il gas si è mescolato con l'aria una fonte di innesco si trova sempre".
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