Livigno, grazie alle Olimpiadi
riapre la galleria del Foscagno

L’opera era ferma dal 1987. Il sindaco: un esempio di come i Giochi possano migliorare la qualità della vita dei cittadini e risolvere problemi annosi

Livigno

Da qualche giorno gli automobilisti diretti a Livigno che transitano dal Passo del Foscagno usufruiscono di una piacevole novità: si transita sulla galleria che non era mai stata ultimata poco distante dal valico. Lavori iniziati nel post-alluvione del 1987 e misteriosamente mai conclusi. La cenerentola delle gallerie, che per anni non era guardata da nessuno, quasi dimenticata, è il brutto anatroccolo che diventa cigno in occasione dei Giochi a cinque cerchi. Il mondo che da febbraio giungerà a Livigno non si troverà come biglietto da visita un’opera lasciata a metà, ma un passaggio sicuro verso la metà olimpica.

«Quando ero bambino, non riuscivo a comprendere perché si lasciasse una galleria incompiuta - afferma il sindaco di Livigno, Remo Galli-. Ogni anno in estate pensavo: adesso finirà ... invece nulla. Qualche anno fa ho chiesto ad Anas la possibilità di acquisirla come Comune, per ricavarne un magazzino o un garage, ma purtroppo le normative non lo hanno permesso». Sembrava il ponte sulle Stretto che deve partire ed i lavori non partono mai, ma poi magicamente sono arrivate e le Olimpiadi e la storia triste della galleria mai terminata è cambiata. « Riflettevo che questa galleria, apparentemente l’opera che non resterà sicuramente nella storia olimpica, sia l’ aspetto emblematico delle prossime Olimpiadi- prosegue Galli-. Infatti essa non è una tac pubblica o la riqualificazione della Casa della sanità, non è neppure un garage che permetterà di eliminare le auto dalla piana ma rappresenta tutto. Questa galleria, che è rimasta incompiuta per oltre cinquant’anni, rappresenta perfettamente l’impatto positivo delle Olimpiadi. Un anno per fare quello che non si è fatto in 50 anni».

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