
Il
caldo estremo
di inizio luglio che ha interessato non solo l'Italia, ma anche buona parte dell'Europa centrale,
si avvia al termine
: è in arrivo un
fronte freddo da Nord-Ovest
che porterà ad un
abbassamento delle temperature
, in maniera più marcata al
Nord
ma gli
effetti
si faranno sentire
anche al Centro-Sud
. Il rischio è quello di
temporali intensi e localizzati
. Ma
sarà comunque un'estate calda
.
"Arriverà probabilmente
domenica 6 luglio
sul
Nord Italia
", dice all'ANSA Lorenzo Giovannini, fisico dell'atmosfera dell'Università di Trento. "
Si passerà
da una condizione
molto sopra la media
a una anche
sotto la media stagionale
per quanto riguarda le
zone settentrionali
".
L'
arrivo del fronte freddo
porterà con sé, con ogni probabilità, anche qualche
fenomeno meteorologico più estremo
come
forti temporali
e
grandinate
, ma
localizzati in aree circoscritte
. "Probabilmente ci sarà qualche fenomeno intenso com'è tipico di questi contrasti tra aria molto calda e aria fredda - afferma Giovannini - ma sono molto
difficili da prevedere con precisione
, soprattutto perché quelli estivi sono solitamente localizzati, al contrario delle precipitazioni autunnali che sono più estese".
La
pausa dal caldo
interesserà, dunque,
anche il Centro-Sud
, sebbene
in maniera meno decisa
, e in generale anche il resto dell
'Europa centrale
. È molto
probabile
, tuttavia, che sia
solo una breve parentesi
: "Dal punto di vista della
tendenza
, si tratta di un
intervallo più fresco
- sottolinea l'esperto dell'Università di Trento - all'interno di un'
estate
che
mediamente
rimarrà
abbastanza calda
".
Il
picco di caldo
raggiunto in questi giorni è una
conseguenza
del
cambiamento climatico in atto
, che
sta modificando
la
circolazione atmosferica
spostando
sempre più
verso Nord
gli
anticicloni africani
, più caldi e instabili rispetto all'anticiclone delle Azzorre che dominava la stagione estiva fino a qualche decennio fa.
"I
picchi estivi
, che per l'area del Mediterraneo non sono una novità, stanno diventando
più frequenti e sempre più intensi
", evidenzia Giovannini. "In più anche il
Mar Mediterraneo
è
parecchi gradi sopra la media
- conclude Giovannini - e questo
contribuisce
ad
accentuare i contrasti
quando arriva aria più fredda e, di conseguenza, i fenomeni meteo estremi:
sono queste le due facce del cambiamento climatico
".
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