A dirigere la
trasformazione
delle
cellule immature
in
neuroni
durante lo
sviluppo embrionale
è una
proteina multitasking
nota con la sigla
Mettl9
, che
con la sua sola presenza
svolge questo ruolo fondamentale,
oltre
al
suo compito normale
che consiste nel
modificare
le
proteine
necessarie ai neuroni. A identificare il secondo lavoro di questa molecola chiave è lo studio internazionale guidato dall'Italia, con l'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, e
pubblicato
sulla rivista Nature Communications. La ricerca, che vede il contributo anche di Scuola Normale Superiore e Università di Pisa, Istituto Europeo di Oncologia di Milano, Istituto di Nanotecnologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Lecce e Università di Torino, promette di
fare luce
sulle
basi
di
malattie
come
Alzheimer
e
Parkinson
, così come di alcune patologie dovute a
difetti
dello
sviluppo neurologico
.
La
formazione del cervello
nell'
embrione
è un processo estremamente delicato, regolato da una
complessa rete di proteine
. Tra queste, i ricercatori coordinati da Luca Pandolfini hanno dimostrato che
Mettl9
svolge
più di un ruolo fondamentale
: quando viene rimossa dalle cellule, infatti, queste non riescono a trasformarsi in neuroni. Oltre alla sua funzione chimica, cioè la sua capacità di modificare altre proteine, è dunque
la presenza stessa di Mettl9
a risultare cruciale. Un comportamento che viene detto '
moonlighting
', un termine usato per indicare il secondo lavoro che una proteina può svolgere oltre alla sua attività principale.
"In questo studio - afferma Pandolfini - non solo abbiamo identificato una proteina cruciale per lo sviluppo del cervello, ma abbiamo anche dimostrato che il
fenomeno
del
moonlighting
potrebbe essere
molto più diffuso
di quanto si credesse finora. Infatti, il nostro lavoro apre alla possibilità che
molti enzimi
possano svolgere
nuove funzioni
ancora
inesplorate
- sottolinea il ricercatore - indipendenti da quelle già note".
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