Levissima, il piano Nestlé preoccupa
la Valtellina: c’è il rischio di tagli?

L’annuncio della multinazionale di ridurre il personale a livello globale mette in apprensione lo stabilimento di Cepina. I sindacati chiedono chiarezza e garanzie

Valdisotto

Riduzione del personale al tavolo dell’incontro tra i sindacati e la direzione della Levissima. Già programmato prima dell’annuncio dei tagli globali, il confronto in programma il 27 ottobre assume un significato decisivo alla luce dell’annuncio di Nestlé di un piano globale di riduzione del personale da 16mila unità, pari a circa il 6% della forza lavoro mondiale. «Vogliamo capire se e in che misura la ristrutturazione potrà riguardare anche Cepina – spiega Valter Rossi, segretario provinciale della Flai Cgil che sta seguendo la vicenda insieme ai colleghi Chiara Casello della Cisl e Andrea Farinelli della Uil – e soprattutto chiediamo chiarezza e rispetto nei confronti dei lavoratori e del territorio. Non possiamo accettare che la gestione puramente finanziaria delle multinazionali continui a distruggere posti di lavoro e dignità».

La decisione, voluta dal nuovo amministratore delegato Philipp Navratil per ridurre i costi e rilanciare la crescita, non ha ancora contorni definiti sul fronte nazionale, ma inevitabilmente apre scenari di incertezza anche per lo stabilimento Levissima di Cepina, controllato dal gruppo svizzero attraverso Sanpellegrino.

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