
Colico, dall’autopsia le prime verità sull’omicidio dell’elettricista
Si attendono i risultati dell’autopsia, eseguita nella mattinata nell’obitorio dell’ospedale Manzoni di Lecco, per fare luce sull’omicidio dell’elettricista a Colico.
Colico
Sono diverse le risposte attese dall’autopsia eseguita nella mattinata nell’obitorio dell’ospedale Manzoni di Lecco e che sarebbe durata, all’incirca, un paio d’ore. L’anatomopatologo – forse dell’Istituto di medicina legale dell’Università di Pavia, come accaduto per altri casi del passato – dopo il conferimento dell’incarico da parte della Procura del capoluogo manzoniano, diretta da Ezio Domenico Basso, sarà sicuramente chiamato a spiegare come l’elettricista Ioan Florea, 38 anni, originario di un villaggio della Transilvania, in Romania, sia stato ucciso nel magazzino-abitazione di Colico, preso in affitto da una pensionata che abita in una villa accanto al luogo del delitto.
Si è trattato di un unico colpo, magari esploso da distanza ravvicinata, quasi fosse un’esecuzione? Il proiettile che ha raggiunto la tempia destra è rimasto conficcato nella testa, come spesso avviene quando a uccidere è stata una pistola di piccolo calibro, probabilmente una calibro 22, o è fuoriuscito dalla nuca? E il perito è già stato in grado di riferire al magistrato l’ora presunta in cui è avvenuto il grave fatto di sangue alla periferia di Colico?
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