
Colico, il referendum sulla provincia si terrà il 6 settembre 2026
La commissione ha redatto il verbale che sarà valutato dal sindaco Gilardi. Una norma sposta ogni previsione di almeno un anno: se ne parlerà a settembre
Colico
Alle 9:30 si è riunita in Comune la commissione che dovrà decidere, e probabilmente lo ha già fatto, quando il sindaco di Colico, Monica Gilardi, potrà indire il referendum. Un verbale è stato redatto e domattina sarà sul tavolo del sindaco perché ne prenda formalmente atto e dia inizio all’iter ufficiale di indizione del referendum e, di conseguenza, via alla campagna referendaria, anche se questa non si è mai ufficialmente chiusa da quando i due comitati, “Il Bitto sposerà l’agone” e “Colico resta a Lecco”, sono scesi in piazza a raccogliere le firme pro Sondrio o pro Lecco.
La commissione è composta dal segretario comunale Valentina De Amicis, dal responsabile dell’ufficio elettorale Antonella Combi (che funge da segretaria della commissione stessa), dal difensore civico provinciale (visto che Colico non ha quello comunale, e dunque è stato surrogato dall’avvocato Claudia Petta) e dal comandante della Polizia locale (Edoardo Di Cesare). Queste persone di sicuro non avranno fatto una valutazione “soggettiva” su quale possa essere la data migliore per indire il referendum, bensì avranno fatto riferimento a Statuto e Regolamento comunale. E poi, con altrettanta certezza, avranno seguito le indicazioni del consiglio comunale che, nell’ordine del giorno presentato dall’opposizione e votato da tutti a fine luglio scorso, aveva auspicato che questa data fosse la più vicina possibile a quel consiglio. “Il prima possibile”, avrebbe dovuto essere indetto il referendum.
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