«Abbiamo numeri nello sport, ma non investimenti»

Il lecchese Menicatti, che ha curato la ricerca: «I soldi delle Oiimpiadi li abbiamo usati per costruire strade e ponti»

Lecco

È Trento la provincia più sportiva d’Italia. Ma Lecco non è molto sotto: ventesima tra le 107 province italiane prese in esame dalle classifiche sulla sportività italiana elaborate da Pts per Il Sole 24 Ore. L’indice, giunto alla sua 19esima edizione, è calcolato su 32 indicatori suddivisi in quattro categorie: struttura sportiva, sport di squadra, sport individuali, sport e società. Lecco con 588,20 punti sale di una posizione rispetto alla scorsa edizione. E Lecco è prima assoluta come provincia, con grande distacco dalla seconda, Monza e Brianza, per il rapporto sport e bambini.

L’appassionato lecchese di sport e numeri, Gianni Menicatti, ha curato le statistiche di questa ricerca ed è orgoglioso di essere lecchese, visti i risultati ottenuti: «Siamo una provincia piccola ma sportiva. In tanti sport siamo ai vertici nazionali, nella top ten. E in altri rincorriamo le prime posizioni. Manchiamo, invece, negli investimenti sulle strutture: da noi i soldi delle Olimpiadi sono stati usati per fare le strade. In altre province per rifare gli stadi, per esempio. Basti vedere in che stato versino il nostro Rigamonti-Ceppi o il Bione per rendercene conto: i soldi sono stati dirottati altrove».

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