
Disagi dopo la riapertura della ferrovia, Fragomeli: «Inaccettabile, siamo punto e a capo»
Il consigliere regionale dem attacca dopo i ritardi al ritorno in servizio della linea ferroviaria: «I pendolari meritano risposte».
«Ho depositato solo la settimana scorsa un’interrogazione di cui attendo risposta in Commissione e in cui chiedo quali effettivi miglioramenti interesseranno la mobilità del territorio lecchese e valtellinese dopo gli interventi di quest’estate sulla linea ferroviaria di collegamento tra la Valtellina e Milano. Ma le risposte sono già arrivate e siamo punto e a capo, a giudicare dalle lamentele dei pendolari e da quanto denuncia la Filt-Cgil: il primo giorno di riapertura della linea ferroviaria Lecco-Tirano ha portato con sé ritardi e disservizi che hanno pesantemente inciso sulle attività di lavoratori e studenti, dice il sindacato. Inaccettabile», è il commento di Gian Mario Fragomeli, consigliere regionale del Pd, rispetto a quanto successo nelle prime ore di riapertura della linea.
«Nell’interrogazione ho ricordato l’importanza e la complessità del collegamento, sia dal punto di vista stradale (la Ss 38 è a una corsia per senso di marcia), sia da quello ferroviario (anche in questo caso binario unico e lentezza). Ma a partire dal 2023, ogni estate la linea ferroviaria Milano-Lecco-Sondrio-Tirano è stata interrotta per consentire a Rfi di effettuare lavori di manutenzione straordinaria e ammodernamento tecnologico, per garantire elevati standard di sicurezza, migliorare l’affidabilità dell’infrastruttura e l’accessibilità alle stazioni e migliorare la regolarità del servizio anche in vista della Olimpiadi del 2026», ricorda il dem.
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