Politica / Lecco città
Martedì 18 Novembre 2025
Lecco, centrale termica al Caleotto:
il consiglio comunale approva
ma chiede trasparenza e partecipazione
Via libera al progetto attraverso l’approvazione di due distinti ordini del giorno. Intanto Acinque ha fornito nuovi dati a Regione Lombardia per la valutazione di impatto ambientale
Lecco
«Non vi stiamo chiedendo di votare contro quello che volete voi. È lo stesso principio, solo che il nostro è un po’ più dettagliato». Si è protratta fino all’una di notte la discussione in consiglio comunale sul progetto per la nuova centrale termica a servizio del teleriscaldamento che dovrebbe sorgere al Caleotto. Alla fine, l’assise ha approvato due distinti ordini del giorno: quello presentato da Lorella Cesana e Corrado Valsecchi, con i soli voti delle minoranze e l’astensione della maggioranza; quello presentato dalla maggioranza, all’unanimità.
Come evidenziato dalla consigliera Cesana, esponente di Lecco ideale, la sostanza dei documenti è molto simile: preso atto dell’errore di calcolo nello studio preliminare ambientale di Tecnohabitat, riconosciuto anche dal sindaco Mauro Gattinoni, in entrambi i casi si chiede al sindaco e alla giunta di monitorare il processo di verifica e riesame dell’istruttoria ambientale del progetto, garantendo la massima trasparenza e partecipazione pubblica. «Nel vostro ordine del giorno – ha sottolineato Corrado Valsecchi di Appello per Lecco - si chiede di garantire la massima trasparenza e partecipazione pubblica nel riesame del progetto prevedendo se necessario, audizioni tecniche in commissione, pubblicazione dei documenti aggiornati e coinvolgimento della cittadinanza. Esattamente quello che è mancato. Voterò a favore e vi obbligherò a fare quello che avete scritto».
Secondo il meloniano Filippo Boscagli, «presentare ordini del giorno della maggioranza su ordini del giorno della minoranza» è stata una mancanza di rispetto delle «regole democratiche». Nonostante questo, il centrosinistra ha difeso la scelta. «Ringrazio – ha evidenziato il capogruppo del Pd Pietro Regazzoni - i consiglieri Valsecchi e Cesana e chi all’esterno di questo consiglio ha dato un contributo democratico allo svolgimento di questa discussione. Allo stesso tempo, riteniamo ci sia da preoccuparsi se alcune analisi vengano valutate in questo modo non dal sindaco o dalla maggioranza. Nelle prossime settimane, avremo tempo di analizzare i nuovi dati forniti da Acinque per capire l’effettivo impatto di questa centrale».
Poche ore prima dell’inizio del consiglio, infatti, Acinque ha comunicato di aver consegnato a Regione Lombardia gli approfondimenti richiesti. «Se qualcuno – ha precisato il sindaco Mauro Gattinoni – ritiene che io conosca le controdeduzioni di Acinque e non le condivida deve dimostrarlo, altrimenti sta facendo delle illazioni contro la responsabilità del sindaco. È allarmismo. Regione Lombardia valuterà se le nuove informazioni fornite da Acinque impongano o meno l’assoggettabilità del progetto alla valutazione d’impatto ambientale, inizialmente esclusa. Va ricordato che al centro dei ricalcoli non ci sono le quantità emesse dall’impianto, ampiamente al di sotto dei livelli di inquinamento permessi, bensì la stima di quanto la città sta emettendo oggi e la stima di quanto la città emetterà quando le caldaie domestiche si spegneranno a seguito dell’allaccio delle utenze del teleriscaldamento».
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