A Sondalo un tuffo nel passato: la storia dello sport locale nel calendario 2026

Dagli anni ’50 agli anni ’70, gli eventi sportivi del paese: dal pattinaggio su ghiaccio alle prime traversate di scialpinismo, fino alle gare di ciclismo

Sondalo

È il pattinaggio ad aprire il 2026 sondalino sul calendario Apt. Sono presenti tutti gli stadi del ghiaccio nella storia, sempre realizzati nella zona più fredda del paese: Bolladore. Il primo in Pradella, nel 1959: in azione Mario Tomerini e Vittorio Valmadre. Nei primi anni Sessanta la pista di pattinaggio fu realizzata nel piazzale all’albergo delle Alpi e successivamente negli anni Settanta in quello che ora è il parcheggio di fronte al ristorante Al Moleta.

Fra i primi pattinatori a Bolador Vec Mariella Cadringher, Anna Maria Trotta, Carla Dal Pozzo. Arrivando ai tempi più recenti della pista al palazzetto la foto di Secondo Zubiani nel noleggio dei pattini negli anni Ottanta. Lo scialpinismo occupa febbraio con la prima edizione della traversata da Santa Caterina a Fumero della Val di Rezzalo nel 1973 organizzata dal Cai Sondalo. Fra i protagonisti: Remo Cappelletti, Francesco Camozzi, Ugo Valmadre, Sandro Manzolini, Peter Grosini, Gaetano Della Valle, Rosalba Pozzi, Ezio Malpelli, Franca Della Patrona, Ippolito Rastelli e Carlo Zubiani. Pionieri negli anni Sessanta in località Bertolda in Val di Rezzalo Giovanni Bianconi e Giuseppe Comensoli. Nel ’73 la professoressa Franca Della Patrona faceva praticare a Fumero lo sci alla pluriclasse di Frontale. A marzo un revival di una disciplina che è scomparsa nel panorama sondalino: il ping-pong. Giocava al bar Luce la formazione sponsorizzata Cavalieri che disputava la D2 sul finire degli anni Settanta. Il direttore tecnico era Rino Pancera, suo figlio Giorgio poi giocò a livelli maggiori. I pongisti dell’epoca erano: Claudio, Giorgio e Roberto Cavalieri, Maurizio Piovan, Andrea Di Tondo, Paola e Piero Manzoni, Carlo Bettinelli. La pesca sportiva era già attiva già negli anni Sessanta con un giovanissimo Leadro Togni e Bruno De Monti.

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