Livigno punta sull’innevamento artificiale per Milano-Cortina

Nuovi bacini idrici per l’innevamento artificiale garantiranno la copertura nevosa e la sostenibilità della stazione sciistica in vista dei giochi olimpici

Livigno

Livigno in vista delle imminenti Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 si sta dotando di uno dei bacini per innevamento artificiale più grandi d’Europa con l’obiettivo di garantire neve costante efficienza idrica ed ecologica. Il bacino del Mottolino è di 208 metri cubi d’acqua quello al Carosello 3000 di 123 mila metri cubi ed uno alla Sitas di 60 mila metri cubi. Giorgio Lanzi laureato in idrologia figura molto nota in Provincia non ha dubbi sulla realizzazione di questa grande opera definendo lungimirante la scelta del Comune di Livigno a tutela della propria risorsa idrica. «Il cambiamento climatico sta drasticamente riducendo i giorni con neve naturale sulle Alpi» spiega Lanzi «senza soluzioni alternative molte stazioni sciistiche rischiano la chiusura come già accaduto in Francia nel 2000. I bacini permettono di accumulare acqua nei mesi in cui è maggiormente disponibile (primavera estate) e di utilizzarla in inverno per produrre neve senza compromettere i flussi naturali nei fiumi locali. Questa è davvero una scelta lungimirante dell’amministrazione comunale». I vantaggi dei nuovi invasi è quello di garantire una gestione sostenibile dell’acqua.

«Nei mesi più umidi si massimizza l’uso delle risorse ottimizzando il prelievo senza oltrepassare le concessioni esistenti – afferma Lanzi – non verrà prelevato un litro d’acqua in più rispetto ai limiti attuali» sottolinea Lanzi. Questi invasi garantiranno sicurezza e affidabilità per la stazione sciistica di Livigno e potranno sostenere le gare olimpiche e paralimpiche con l’allestimento di ski area e snow park che richiedono grandi quantità di neve non altrimenti producibili. Queste opere sono sicure e all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e sono già presenti in diverse stazioni in Europa». Il risparmio energetico è garantito. Posizionati in quota gli invasi sfruttano la gravità per l’irrigazione delle piste riducendo l’uso delle pompe e abbattendo i consumi energetici. Ci sarà anche una riduzione delle emissioni. Un minor utilizzo dei gatti delle nevi comporta anche minori emissioni di Co2 durante la stagione invernale.

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