Maxi inchiesta in Alta Valtellina,
prosciolto Ezio Trabucchi

L’avvocato, già presidente della Comunità montana Alta Valtellina, era coinvolto nell’inchiesta su appalti edili. Accolte le richieste della Procura

Sondrio

All’udienza preliminare fissata per il mese di febbraio del prossimo anno, Ezio Trabucchi, 60 anni, avvocato, presidente del movimento popolare «Rinascita Morelli autonomo», per 15 anni alla guida di Valdidentro, dal 1997 al 2007 e poi dal 2012 al 2017, già presidente della Comunità montana Alta Valtellina, già amministratore in Provincia di Sondrio nel mandato di Enrico Dioli e segretario provinciale del Partito popolare di Sondrio negli anni Novanta, non ci sarà. Insieme ad un altro dei 27 indagati nella maxi inchiesta condotta dalla Tenenza di Bormio della Guardia di finanza per corruzione, minacce a pubblico ufficiale, turbativa d’asta, riciclaggio, autoriciclaggio, associazione a delinquere, relativa ad appalti per lavori edili realizzati in Alta Valtellina e affidati negli anni fra il 2014 e il 2016, è stato prosciolto da ogni accusa.

E, lunedì sera, avuta conferma dell’avvenuto proscioglimento, ne ha dato notizia via social, tramite la propria pagina Facebook, tenuto conto che, anche in passato, l’avvocato ed ex sindaco si era espresso in tema, e lo aveva fatto, precisamente, il 7 novembre del 2019, a margine di una conferenza stampa indetta a Santa Caterina Valfurva sul tema Ruinon, in quel frangente molto impattante sulla realtà locale. Trabucchi aveva ammesso di essere indagato, ma aveva anche precisato di essere del tutto estraneo ai fatti e di confidare nel puntuale lavoro di ricostruzione degli stessi da parte della Procura, e la fiducia riposta negli inquirenti gli ha dato piena ragione.

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