Civo, inaugurato il nuovo ponte sul torrente Tovate

Dopo i lavori di riqualifica, la strada provinciale numero 10 è di nuovo percorribile. Nei prossimi giorni previsti i collaudi: circolazione limitata.

Civo

Il nuovo ponte sul torrente Tovate è realtà. A Civo, dopo un lungo ma necessario iter, verrà inaugurata oggi pomeriggio, alla presenza di diverse istituzioni, la nuova infrastruttura che garantirà il transito dei veicoli in completa sicurezza. I lavori di manutenzione straordinaria, della durata di sei mesi, hanno creato numerosi disagi alla viabilità della Costiera dei Cech e agli abitanti di Civo, che per spostarsi tra le frazioni o raggiungere il fondovalle hanno dovuto percorrere strade alternative più lunghe. Per gli studenti delle scuole elementari e medie, anche grazie a un contributo della Provincia, il Comune di Civo aveva organizzato un servizio di trasporto sostitutivo con autobus leggeri lungo la strada comunale Ca’ del Picco – Ca’ del Sasso. La complessità dell’intervento ha richiesto tempi lunghi per l’esecuzione dei lavori, ora la strada provinciale numero 10 “dei Cech” in corrispondenza del ponte sul torrente Tovate è finalmente riaperta al traffico. Un intervento assolutamente necessario per lo stato di sicurezza dell’infrastruttura, che non poteva più essere rinviato.

«I lavori per riqualificare il ponte hanno creato vari problemi alle frazioni al di là del torrente Tovate interessato dal ponte – ha dichiarato il sindaco di Civo, Barbara Marchetti – , ma bisogna riconoscere alla Provincia di aver fatto velocemente, di aver riconosciuto questi disagi al Comune e di aver dato alla comunità un’opera più sicura e di più ampio valore durevole nel tempo». L’arteria era stata chiusa a metà maggio. L’intervento nello specifico, del valore complessivo di 1.300.000 euro (di cui 927.000 destinati ai lavori), ha interessato il rifacimento dell’impalcato e il rinforzo delle spalle, consentendo così l’aumento della capacità portante e il transito a doppio senso di marcia sul ponte. La struttura originaria in pietra consentiva il passaggio di un solo veicolo alla volta a causa della sezione molto ristretta. Nella progettazione, i tecnici di Palazzo Muzio hanno concordato con la Soprintendenza la conservazione dell’originario manufatto in pietra ad arco, di elevato valore storico e architettonico, pur senza funzione statica. La nuova struttura è dotata di moderne barriere stradali a maggior garanzia della sicurezza degli utenti.

Nei primi giorni dopo l’apertura, in attesa delle prove di collaudo previste indicativamente entro metà novembre, la circolazione sarà limitata ai soli mezzi con portata inferiore a 24 tonnellate. «Questo intervento si inserisce in un più ampio programma di manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture, volto a garantire funzionalità, sicurezza e resilienza della rete viaria provinciale», ha commentato Antonio Rodondi, dirigente provinciale dei Settori risorse naturali e pianificazione territoriale e viabilità, patrimonio e idrogeologico. Simone Belletti

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