
Cronaca / Morbegno e bassa valle
Mercoledì 22 Ottobre 2025
Cosio Valtellino, alberghi nel mirino: scroccona recidiva scoperta
La truffatrice, già nota alle forze dell’ordine, agiva prenotando soggiorni e poi allontanandosi senza pagare. Scattato l’allarme tra gli albergatori. Tra i truffato il titolare dell’Hotel Rezia Valtellina, a Regoledo.

Cosio Valtellino
Negli anni ha collezionato decine e decine di denunce e condanne per truffa e insolvenza fraudolenta – gli iscritti al sito comasco “Sei di Canzo se...” hanno appreso dalle forze dell’ordine che si parla di un numero record addirittura di 350 – per avere l’abitudine di trascorrere il suo tempo in alberghi, hotel, Bed&Breakfast di mezza Italia per poi allontanarsi senza pagare il conto, a volte anche salato perché si tratta di giorni e giorni di permanenza.
La donna, vicina ai 60 anni, di origini napoletane, spesso si fa annunciare dalla figlia: «Prenoto per mia madre che sarà da voi dal giorno x sino al giorno y».
E tra le vittime di truffe e insolvenze fraudolente bene orchestrate anche numerosi imprenditori del settore turistico di Valtellina e Valchiavenna.
A inizio di quest’anno il questore di Sondrio, Sabato Riccio, ha emesso nei suoi confronti un divieto a ripresentarsi in provincia di Sondrio per la durata dei prossimi tre anni. Ma nei giorni scorsi – ai carabinieri – è stata nuovamente segnalata da un B&B per essere sparita senza saldare il conto.
E nella giornata di mercoledì l’albergatore Giulio Salvi, titolare dell’Hotel Rezia Valtellina, situato a Regoledo, frazione di Cosio Valtellino, ha ricevuto la visita di una troupe del programma televisivo della Rai “La Vita in diretta” che ha raccolto la sua testimonianza di vittima di uno dei raggiri e il servizio andrà in onda a breve sulla televisione di Stato.
«Da noi – ha dichiarato l’albergatore Salvi, 67 anni, anche a La Provincia di Sondrio – ha colpito nell’agosto di un anno fa. Lasciò un debito di circa 200 euro, per complessive due notti. Inizialmente doveva essere una sola notte, così disse la figlia che ci contattò al telefono per la prenotazione. Poi, evidentemente, si è trovata bene per l’ospitalità ricevuta e decise di prolungare. Quando le dissi che non poteva andarsene, senza darmi quanto dovuto, per soggiorno e consumazioni, voleva ancora avere ragione lei. Si sentiva seccata per la richiesta. Ovviamente abbiamo provveduto a denunciare ai carabinieri della Stazione di Morbegno quanto era successo. Certi comportamenti illegali ritengo che vadano puniti. Un giorno o l’altro mi auguro che finisca in prigione a scontare una pena per i ripetuti raggiri compiuti».
E Salvi aggiunge: «La troupe televisiva ha voluto vedere anche la camera dove la cliente scroccona aveva dormito quando venne nel mio albergo a tre stelle». Quando nei giorni scorsi la figlia Silvia, della struttura ricettiva della Bassa Valle, è venuta a conoscenza del raggiro che la donna aveva, nei giorni scorsi, messo a segno ai danni di colleghi operanti nel Morbegnese si è adoperata per informare tutti. La sua è stata una lodevole azione preventiva.
«È scattata così – spiega Silvia che saltuariamente aiuta i genitori nella conduzione dell’attività, essendo impegnata a partecipare a corsi professionali nel settore dell’ospitalità – un’alert sulla chat di Federalberghi di Sondrio guidata dal presidente Roberto Galli. Per mettere in guardia tutti, ossia informare che quella donna è tornata a colpire sul territorio della Valtellina. Mangia, beve, fa consumazioni, si riposa come una tranquilla vacanziera e poi sparisce senza pagare il conto».
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