
Cronaca / Morbegno e bassa valle
Giovedì 12 Giugno 2025
Cosio Valtellino, arrestato per maltrattamenti in famiglia: 35enne finisce in carcere su ordine del gip
Una lunga scia di violenze domestiche: così Daniele Malgesini, 35enne residente a Regoledo, è finito nuovamente in carcere, dopo l’ennesimo intervento dei carabinieri nella casa di famiglia. L’arresto è avvenuto venerdì sera all’interno di un bar-sala giochi della zona, senza incidenti. L’interrogatorio di garanzia ha confermato la misura cautelare in carcere
Cosio Valtellino
Maltrattamenti e minacce ripetute in famiglia che si protraevano nel tempo, senza soluzione di continuità. I vicini di casa, più volte, vedevano arrivare in quel villone di via Adda, in una zona periferica di Regoledo, le “gazzelle” dei carabinieri della caserma di Morbegno a sirene azionate.
«La scorsa settimana - racconta Giovanni Cornaggia, 60 anni - il mio amico Paolo che abita in zona mi ha detto che, un pomeriggio, ne sono arrivate addirittura due insieme di pattuglie. C’era stata l’ennesima situazione di allarme e pericolo: grida forti, minacce che si sentivano a distanza di parecchi metri, poi adesso con le finestre aperte per il caldo è ancora più facile ascoltare cosa sta accadendo nei caseggiati confinanti ai nostri».
Uno dei figli, il maggiore, di una coppia di brava gente, diventava spesso violento quando era probabilmente in crisi di astinenza. Pretendeva di continuo soldi per comprarsi le dosi. I carabinieri del luogotenente Antonio Sottile, comandante la Stazione dell’Arma morbegnese, nei diversi interventi annotavano quanto accadeva e le testimonianze raccolte dai genitori sempre più spaventati e preoccupati e il comandante, a sua volta, informava il magistrato della Procura di Sondrio. Finchè il sostituto procuratore Chiara Costagliola, avvertita la situazione di potenziale pericolo per i genitori ostaggio di quel figlio schiavo da tempo della droga, nonostante i non pochi tentativi fatti per farlo smettere affidandolo a comunità terapeutiche, ha deciso di chiedere al giudice delle indagini preliminari del Tribunale del capoluogo valtellinese di emettere un’ordinanza di custodia cautelare.
«Nella serata di venerdì - spiega Alessandra Wu di nazionalità cinese, 41 anni, da quasi dieci residente in Valtellina che con il coniuge gestisce il bar-sala giochi La Garuffa di Regoledo, frazione di Cosio Valtellino - i carabinieri si sono presentati nel nostro locale pubblico e con modi garbati, ma decisi, hanno fermato un giovane che in quel momento si trovava all’interno della nostra sala giochi per dirgli che era in stato di arresto. Qui da noi non è successo nulla, è stato fermato per fatti avvenuti a casa sua da quanto mi ha riferito mio marito in quanto dalle 17.30 sino a mezzanotte è in servizio lui e poi provvede di persona alla chiusura notturna. Nel nostro locale la situazione è sempre tranquilla e sotto controllo: si può venire a pranzo, a bere qualcosa o a giocare alle slot machine nell’apposita sala, separata dal resto dell’ambiente, purchè si sia maggiorenni, sempre nel rispetto della legge».
Il 35enne Daniele Malgesini, immaginiamo dopo le formalità di rito negli uffici della Stazione Cc morbegnese, nella serata di venerdì è stato condotto nel carcere sondriese di via Caimi, a disposizione dell’autorità giudiziaria. «Il mio assistito è stato raggiunto da un provvedimento di custodia cautelare in carcere firmato dal gip Antonio De Rosa - si limita a dire il suo avvocato Rocco Pirrotta del Foro di Sondrio - e l’interrogatorio di garanzia si è già svolto e il giudice ha confermato la misura della custodia in prigione. Altro non posso aggiungere». Malgesini era tornato in libertà da poco, scontata una condanna divenuta definitiva per fatti diversi.
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