Fumano sul bus, aggrediscono l’autista e si mettono al posto di guida

Durante il «Bettola Tour» tra Delebio e Piantedo, un autista di navetta è stato aggredito da un gruppo di giovani ubriachi. Dopo aver tentato di fermare l’uso di spinelli a bordo, è stato spintonato e buttato fuori dal mezzo. Alcuni ragazzi si sono messi al posto di guida, l’intervento tempestivo di un collega ha evitato guai. L’autista ha sporto denuncia.

Delebio

Ennesima aggressione a un autista di autobus. Questa volta a farne le spese è stato il conducente di una ditta privata, incaricata di effettuare un servizio navetta in occasione di un evento promosso sabato sera tra Delebio e Piantedo: il «Bettola Tour». Un servizio assolutamente positivo, promosso dai diversi locali pubblici dei due paesi che hanno organizzato la manifestazione e che, è bene sottolinearlo, non hanno assolutamente nulla a che fare con l’accaduto. L’intenzione degli esercenti era di permettere a chi prendeva parte all’evento di divertirsi senza il pensiero di dover poi muoversi in auto. Ma, come facilmente prevedibile, i pulmini messi a disposizione sono stati presi d’assalto soprattutto da giovani che avevano decisamente alzato il gomito; così, poco dopo la mezzanotte, la situazione è degenerata.

Su una delle navette, che trasportava una trentina di persone, alcuni ragazzi hanno iniziato a fumare degli spinelli. L’autista, sollecitato da alcune ragazze, si è visto costretto a fermare il mezzo, praticamente in mezzo alla strada, a Delebio, nei pressi della Casa di riposo. Quindi, è andato in fondo al bus, dove si trovavano i giovani indisciplinati, e ha cercato di farli scendere; ma è stato aggredito. Secondo alcuni testimoni – tra cui due colleghi della vittima che stavano passando in quella zona con altri due navette e si sono accorti di quello che stava accadendo – l’uomo è stato buttato fuori dal pulmino e poi accerchiato e spintonato da una decina di ragazzi, alcuni dei quali molto giovani.

Intanto, le persone rimaste a bordo sono riuscite a chiudersi dentro al mezzo, una specie di gioco che poteva diventare davvero molto pericoloso. Fortunatamente, però, uno dei colleghi autisti è riuscito ad aprire, con il pulsante di emergenza che si trova all’esterno, l’autobus e a metterlo in sicurezza, così da evitare il peggio: nel frattempo, infatti, alcuni giovani ubriachi si erano addirittura messi al posto di guida e, senza l’intervento tempestivo dell’autista, avrebbero potuto metterlo in moto, con le evidenti potenziali conseguenze.

Il tutto è durato una manciata di minuti, e quando uno dei tre lavoratori ha chiamato il Numero unico di emergenza 112 la situazione era già tornata alla normalità, tutte le persone a bordo della navetta erano fuggite, proprio per paura dell’arrivo delle forze dell’ordine; così i carabinieri non sono intervenuti sul posto. L’autista aggredito, che fortunatamente non ha avuto bisogno di cure mediche, ha però deciso di sporgere denuncia e la mattina successiva si è recato in caserma per raccontare l’accaduto.

Un episodio che pone l’attenzione, ancora una volta, sui pericoli in cui incorrono gli autisti di mezzi, sia di servizio pubblico che privato. Le aggressioni, purtroppo ormai all’ordine del giorno, oltre a mettere a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori, evidenziano una crescente tensione e una preoccupante mancanza di rispetto verso chi, quotidianamente, svolge un servizio essenziale per la comunità.

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