Cronaca / Morbegno e bassa valle
Venerdì 28 Novembre 2025
«Irregolarità con le criptovalute», chiesti soldi via email: ma è l’ennesima truffa
Molteplici segnalazioni di email e richieste di pagamenti fraudolente. L’Agenzia delle Entrate mette in guardia i contribuenti con un comunicato.
Morbegno
Truffe ai conti correnti bancari di pensionati, ma anche ai danni di persone non anziane di cui sono in corso indagini da parte dei carabinieri e della polizia di Stato. Oltre che un’azione civilistica avviata dallo studio legale di Michele Cervati di Colico con richiesta di mediazione con la banca, la stessa di tutti i raggirati, dai quali sono fuoriuscite ingenti somme di denaro per finire nei conti dei malfattori, con il primo incontro fra le parti fissato al prossimo 10 dicembre.
Ma in questi giorni si registrano, inoltre, innumerevoli chiamate e mail di tenore truffaldino indirizzate a imprese, esercizi commerciali e strutture alberghiere di Valtellina e Valchiavenna.
«Nonostante le frequenti campagne di informazione, continuano a circolare tentativi di phishing che sfruttano indebitamente il nome dell’Agenzia delle Entrate e del direttore generale per ingannare i contribuenti» conferma Simone Martinalli, commercialista con studio professionale a Morbegno. «L’ultimo allarme riguarda un messaggio email fraudolento che fa riferimento a presunte irregolarità negli investimenti in criptovalute. Nel dettaglio, il messaggio segnala due false transazioni effettuate dal contribuente, utilizzate come giustificazione per richiedere urgentemente il pagamento di somme di denaro. Come spesso accade in questi casi, viene fatto riferimento a blocchi o sanzioni amministrative inesistenti, minacciando il mantenimento di tali provvedimenti fino al versamento richiesto».
Il professionista morbegnese avverte che «questo tipo di phishing, che sfrutta il timore di conseguenze fiscali o legali, tende a diffondersi soprattutto nei periodi di festività, quando la vigilanza dei destinatari è meno attenta e aumenta il rischio di cadere nella trappola».
Il dottor Martinalli lancia un appello: «Si raccomanda vivamente a tutti i contribuenti di non effettuare alcun pagamento né fornire dati personali in risposta a email sospette. Prima di prendere qualsiasi iniziativa, è fondamentale consultare un commercialista o un consulente di fiducia, in grado di verificare l’autenticità della comunicazione. L’Agenzia delle Entrate ricorda, inoltre, che tutte le comunicazioni ufficiali vengono inviate tramite canali certi e che mai verranno richiesti pagamenti tramite modalità non tracciabili o minacce improprie. Rimanere informati e cauti è la prima difesa contro le truffe digitali».
Alcuni albergatori del Morbegnese, in questi giorni, hanno ricevuto esplicite richieste di pagamenti, da un fantomatico Ufficio delle Entrate, per saldi in realtà non dovuti e oltre ad avere informato i propri fiscalisti di fiducia stanno valutando l’opportunità di presentare una vera e propria denuncia penale, nella speranza che un’indagine dei carabinieri possa giungere all’identificazione dei responsabili.
La stessa Direzione dell’Agenzia delle Entrate ha diffuso un comunicato per mettere in guardia i contribuenti. Ha reso noto il contenuto del messaggio-trappola.
«Il messaggio fraudolento» fanno sapere dall’Agenzia «viene recapitato al cittadino tramite e-mail da un mittente truffaldino: quest’ultimo, indicando una ricezione errata, inoltra il finto messaggio proveniente dal direttore, nel quale vengono esposte delle presunte irregolarità relative ad investimenti in criptovalute che interessano la potenziale vittima. Nel corpo del messaggio si fa riferimento a due presunte transazioni indicate come “verifica del wallet”, prive di qualsiasi informazione utile per una eventuale verifica: non vengono riportati codici identificativi o data, né tantomeno altri dettagli come piattaforma, documentazione o ente che abbia effettuato la verifica. Queste due fantomatiche transazioni sono il pretesto per giustificare l’esosa richiesta di denaro da parte dei truffatori, quando in realtà non esiste alcuna verifica automatica relativa a wallet cripto da parte dell’Agenzia delle Entrate».
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