Cronaca / Morbegno e bassa valle
Venerdì 12 Dicembre 2025
Morbegno, gattina ferita:
orrore e sdegno per il vile gesto
Colpita al muso, probabilmente con una fucilata, ha perso un occhio. I proprietari hanno sporto denuncia ai carabinieri e ora indaga la Procura
Morbegno
La gattina Olivia, in pieno centro a Morbegno e in pieno giorno fra le case, colpita al muso probabilmente da una fucilata, in conseguenza della quale è diventata cieca all’occhio sinistro, dopo avere perso sangue anche dalla bocca, ha commosso non soltanto la comunità locale, in particolare i vicini del rione di via Borgosalvo, ma quanti amano gli animali in generale per il grave atto di crudeltà di cui è stato vittima il felino di Alessia, 26 anni, e del fratello Andrea, 29enne. «Non si può liquidarlo come un atto vandalico, è qualcosa di molto più grave», avevano detto i due giovani.
Sull’episodio, da condannare e avvenuto lo scorso 9 novembre e di cui abbiamo dato notizia nell’edizione del giornale del 9 dicembre, una volta informati dai proprietari che hanno «voluto rendere di pubblico dominio quanto successo», interviene ora anche l’Enpa provinciale.
«Sono venuta a conoscenza dell’episodio dalla lettura de ’La Provincia di Sondrio’ e sono senza parole – afferma la presidente Sara Plozza –. Come si fa a fare del male a un animale indifeso, a chi non può difendersi? L’Ente nazionale protezione animali è profondamente sconvolto e indignato per quanto è accaduto a Morbegno».
La presidente provinciale dell’Ente non manca di sottolineare che si è trattato «di un atto disumano e vigliacco, compiuto contro un animale che si fidava dell’essere umano».
Poi Sara Plozza, protagonista anche di recente di tante battaglie per la tutela degli animali in Valtellina e Valchiavenna, nel suo articolato intervento aggiunge: «Pensare che la piccola Olivia potesse avvicinarsi con fiducia e speranza di una carezza a chi poi ha premuto il grilletto, rende il tutto ancora più atroce. Non possiamo e né vogliamo restare in silenzio di fronte alla gravità di questo episodio e speriamo che il responsabile venga individuato dalle forze dell’ordine che adesso stanno indagando per la giusta punizione che merita dalla giustizia».
Andrea, ingegnere meccanico, ci aveva spiegato che la sorella nella stessa giornata aveva presentato denuncia contro ignoti ai carabinieri della caserma di Morbegno. Il reato ipotizzato è quello di maltrattamenti agli animali. È facile immaginare che i militari dell’Arma abbiano informato la Procura di Sondrio della denuncia ricevuta e abbiano fatto tutti gli accertamenti investigativi possibili per dare un seguito alla querela. Gli uomini e le donne in divisa della caserma morbegnese, guidata dal luogotenente Antonio Sottile, non trascurano nessuna segnalazione dai cittadini e tantomeno denunce verbalizzate nei loro uffici. Cercano, ogni volta, di dare una risposta per tentare di soddisfare la richiesta di giustizia da parte dei cittadini, attraverso sopralluoghi, acquisizioni di immagini di telecamere dove ciò sia possibile, ascolto di eventuali testimonianze. In questa circostanza l’indagine si presenta tutt’altro che facile in quanto il proiettile che ha reso cieca a un occhio Olivia è stato accertato essere un calibro 4.5, estratto durante l’operazione chirurgica eseguita dagli esperti della Clinica veterinaria Passerini di Morbegno (dove la ragazza ha subito portato la gatta di cinque anni d’età), quindi probabilmente sparato da una carabina ad aria compressa di libera vendita, di quelle a bassa potenza, per le quali dunque non occorre il possesso di un porto d’armi. E ciò, sul piano investigativo, rende tutto più difficile.
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