Morbegno, l’ex Riello diventa polo per formazione e innovazione

Approvato all’unanimità il nuovo Dup che inserisce tra gli obiettivi della Provincia la rigenerazione dell’ex sito. L’area, dismessa nel 2024, sarà trasformata in un centro per imprese, ricerca e alta formazione. Menegola: «Un progetto strategico per tutta la Valtellina»

Morbegno

È il progetto di rivitalizzazione dell’area ex Riello di Morbegno la maggiore novità del Documento unico di programmazione (Dup) approvato dall’ultimo consiglio provinciale. La variazione, votata all’unanimità, segna un passaggio fondamentale per inserire formalmente tra gli obiettivi della Provincia la rigenerazione del sito industriale recentemente dismesso.

Il presidente di palazzo Muzio, Davide Menegola, ha spiegato che «la questione più importante che viene introdotta nel Dup è quella dell’interesse allo sviluppo che avevamo già manifestato in una delibera precedente riguardo l’area ex Riello. Abbiamo inserito questa prospettiva nel documento perché, avendo avviato una fase di valutazione che potrebbe sfociare in una trattativa, era necessario adeguare gli strumenti amministrativi e programmatori».

L’ex stabilimento Riello, classificato come compendio industriale di fertilizzazione dal Ministero, ha cessato la sua attività il 30 agosto 2024 dopo che la multinazionale Carrier ha spostato le lavorazioni in altri impianti.

Ora l’obiettivo è trasformarlo in un polo di formazione tecnica, ricerca e innovazione industriale, con spazi dedicati alle imprese, alle start up e a percorsi di alta formazione professionale. «Le nuove circostanze venutesi a creare - ha aggiunto Menegola - possono consentire lo sviluppo di questa iniziativa senza dover occupare nuovo territorio, ma valorizzando un patrimonio già presente. Se le valutazioni e le trattative andranno a buon fine, l’anno prossimo saremo pronti a redigere un progetto innovativo in grado di rilanciare il comparto manifatturiero non solo del mandamento, ma dell’intera provincia».

Il progetto è portato avanti in stretta collaborazione con la Regione Lombardia, i Comuni di Morbegno e Talamona (di cui Menegola è sindaco) e il Consorzio dell’area industriale, che ne seguiranno l’evoluzione anche sotto il profilo urbanistico e infrastrutturale. «Grazie al dialogo costante con i sindacati, la proprietà e le amministrazioni locali - ha sottolineato Menegola – stiamo costruendo le basi per un nuovo modello di rigenerazione territoriale, che potrà diventare un riferimento per l’intera Valtellina».

In consiglio, il sindaco di Morbegno, Patrizio Del Nero, ha rimarcato l’importanza strategica dell’operazione: «Il progetto, che riguarda il polo manifatturiero e produttivo del mandamento, è importante non solo per l’area industriale di Morbegno e Talamona, ma per tutto il territorio circostante. La previsione di un centro di formazione di eccellenza, capace di rispondere in modo concreto alla domanda di manodopera qualificata, è fondamentale in una provincia che soffre il calo demografico e la concorrenza della vicina Svizzera».

Del Nero ha aggiunto che «l’idea di rafforzare la formazione tecnica e professionale è anche un veicolo di promozione della manodopera locale per il futuro. La proposta è innovativa e dobbiamo valorizzarla affinché diventi un esempio per un’economia provinciale in cui il manifatturiero ha ancora un ruolo determinante».

La riqualificazione dell’area ex Riello è considerata una delle sfide decisive per il rilancio dell’economia locale. L’obiettivo è concludere entro il 2026 l’iter di definizione del progetto e della relativa approvazione, aprendo la strada alla rigenerazione di un’area che potrà diventare un punto di riferimento per l’industria e la formazione professionale in Valtellina.

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