Morbegno: a scuola s’impara giocando a bocce

I ragazzi delle scuole elementari imparano nozioni di matematica e geometria attraverso attività ludiche

Morbegno

Il gioco delle bocce come strumento didattico, per promuovere l’inclusione e lo sviluppo di competenze psicomotorie, sociali e cognitive nei bambini e negli adolescenti. A Morbegno si sta pensando a un’iniziativa che in Valtellina non è stata ancora diffusa. Un primo assaggio di quella che potrebbe diventare una materia didattica nel prossimo anno scolastico all’Istituto Comprensivo “Spini Vanoni” di Morbegno si è avuto sabato scorso in occasione dell’evento “Una giornata di festa”, in cui si è festeggiato la chiusura alle auto della piazza San Giovanni. Sabato pomeriggio per un’ora e mezza diversi bambini hanno potuto cimentarsi con giochi a cura di Pro loco Morbegno e Ubm Bocciofila Morbegnese. È stato il presidente dell’Ubm Morbegno, Gabriele Rovedatti, a illustrare le attività svolte sabato: «Tramite un responsabile della Federazione regionale abbiamo approfittato di presentare questi giochi sportivi propedeutici alla matematica, organizzati dalla Federazione Italiana Bocce, che vogliono essere introdotti nelle scuole elementari».

A seguire i giochi, in prima fila, sono venuti anche il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo 1 Spini-Vanoni, Pierluigi Labbadia e un’insegnante della scuola morbegnese: «Hanno così potuto vedere con i propri occhi di cosa si trattava. Ci sono stati anche altri docenti, da Ardenno e da Chiavenna, che hanno chiesto lumi a riguardo. I ragazzi delle scuole elementari imparano nozioni di matematica e geometria attraverso attività ludiche. Abbinano nozioni didattiche alla pratica del gioco delle bocce. Ci sono giochi che ti insegnano a fare la parabola o la diagonale. Si impara giocando. È un progetto che alla fine deve sposare la scuola e che verrebbe fatto in palestra durante le ore di educazione motoria». Sono già numerosi nel Nord Italia gli istituti scolastici che hanno aderito all’iniziativa, come ha evidenziato il tutor del comitato lombardo FIB (Federazione Italiana Bocce), responsabile dei progetti scuola in Lombardia, Claudio Bizzarri: «Sono già stati introdotti in diverse scuole, in diverse Regioni e città. In Lombardia in alcune scuole di Como, Milano, Varese, Mantova, Brescia, Bergamo. Si tratta di un percorso didattico, un progetto polivalente che ha le stesse aspettative che hanno le insegnanti nelle scuole elementari». Bizzarri, che fa parte anche della Commissione Mondiale delle Attività delle Scuole fa sapere che queste sono iniziative che si stanno espandendo un po’ dappertutto: «Posso dire che questo progetto funziona. L’ho portato a Cipro, in Ungheria, in Austria, in Germania e ha avuto sempre successo. Vediamo ora come prosegue in Italia. Quando l’abbiamo incominciato tanto tempo fa, circa una quindicina di anni fa, avevamo 36.960 bambini che facevano queste tipo di attività in tutta Italia. Poi è cambiata la presidenza e il progetto è stato un po’ abbandonato». Sabato a Morbegno il riscontro di questi giochi è stato molto positivo: «È andata molto bene – ha continuato Bizzari -. Oltre ai bambini, hanno giocato anche le mamme, le bambine, i nonni e anche le autorità politiche. L’aspetto che più mi è piaciuto è che il presidente della Pro loco di Morbegno, Luca Della Sale, ha accettato la mia richiesta di far sì che l’anno prossimo nei Giochi delle Contrade saranno inseriti questi giochi matematici con le bocce a cui potranno partecipare gruppi di bambini».

© RIPRODUZIONE RISERVATA