
Cronaca / Morbegno e bassa valle
Venerdì 05 Settembre 2025
Morbegno sogna il velodromo: il Polo Fieristico come centro Coni
Il sindaco Del Nero rilancia la struttura puntando su turismo sportivo e attrattività: «Un progetto condiviso per tutto il territorio»
Morbegno
Seguire l’esempio di Livigno e diventare un centro specializzato Coni: è questa la sfida lanciata dal comune di Morbegno, che ha presentato alla Comunità Montana – proprietaria della struttura – un progetto di riqualificazione del Polo Fieristico. Un’idea ambiziosa che, secondo il sindaco Patrizio Del Nero, può rilanciare non solo il polo e l’area nord della città del Bitto, ma l’intero territorio.
«La Comunità Montana è la proprietaria della struttura, intendiamo lavorare insieme a stretto contatto affinché ne esca una progettazione condivisa nell’interesse di tutto il territorio – spiega Del Nero –. A beneficiarne saranno anche gli altri Comuni, e sarà importante l’accordo con Provincia e Regione. Noi abbiamo messo sul tavolo una proposta, da qui in poi dovremo lavorare insieme».
Il rilancio del Polo, sottolinea il sindaco, può trainare lo sviluppo delle associazioni sportive locali e allo stesso tempo attrarre nuove discipline di livello nazionale e internazionale. «Le nostre realtà locali troveranno all’interno gli spazi per svolgere la loro attività sportiva – puntualizza –: penso alla ginnastica artistica, al basket o al calcio. Ma vogliamo anche realizzare un velodromo, un’infrastruttura di cui la Lombardia è carente e che potrebbe offrire una straordinaria opportunità».
Un impianto per il ciclismo su pista capace di attirare atleti da tutta Italia e che potrebbe seguire il modello di Livigno, dove il centro sportivo Aquagranda è ormai punto di riferimento per il Coni e le Federazioni nazionali.
«Il velodromo – conclude Del Nero – deve diventare un punto qualificante dal punto di vista turistico e sportivo. Lo sport che proponiamo non è soggetto ai cambiamenti climatici: un ulteriore vantaggio. Quanto alla ricettività, le strutture dovranno nascere contestualmente, intercettando investimenti privati. Il pubblico può disegnare il futuro attraverso le infrastrutture, ma serve il contributo dei privati per dare concretezza al progetto».
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