Parte la scuola
Ma 440 docenti
sono da nominare

La metà sono insegnanti di sostegno. Nei primi giorni di lezione si dovrà farne a meno, poi le nomine dovrebbero arrivare

Lunedì, allo squillo della prima campanella (oltre 23.000 gli studenti interessati), i “grandi” assenti saranno i docenti in cattedra: da nominare in provincia di Sondrio ce ne sono infatti ancora 440, 200 dei quali di sostegno, dall’infanzia alla scuola superiore. All’appello non risponderanno neanche 98 lavoratori del personale Ata. E ci sono due scuole, l’istituto comprensivo di Livigno e quello di Talamona, “orfane” di personale di segreteria: ad oggi non hanno né amministrativi né il Dsga, Direttore dei servizi generali e amministrativi, che sovraintende a tutta l’organizzazione della scuola.

Nella migliore delle ipotesi, i docenti mancanti non saranno al loro posto nei primi giorni di lezione. Perché servirà con ogni probabilità tutta la prossima settimana per cercare di far quadrare il cerchio e terminare le operazioni di nomina a cura dell’Ufficio scolastico territoriale di Sondrio (Ust), con, inevitabile conseguenza, lezioni a singhiozzo e uscite da scuola prima dell’orario previsto perché non ci sono gli insegnanti. Motivo per cui già tante scuole hanno informato le famiglie.

Un anno scolastico indubbiamente anomalo, dovendo “convivere” con l’emergenza sanitaria, il rischio di contagio da Covid e tutte le restrizioni che ogni scuola ha adottato. Con un inizio tutt’altro che semplice e decisamente in salita.

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