Rasura, folla commossa per l’ultimo saluto a Gianni Alberti

Una tragedia ha sconvolto la comunità: l’uomo è stato ritrovato senza vita al confine con Pedesina. Commosso il ricordo delle colleghe

Rasura

Bagno di folla, oggi pomeriggio, per l’ultimo saluto a Gianni Alberti, 52 anni, di Rasura, morto tragicamente mentre cercava funghi. L’uomo, celibe, operaio, amante della montagna, della natura e della fotografia era conosciutissimo. Nemmeno la chiesa parrocchiale di Rasura, intitolata ai Santissimi Giacomo e Filippo, è riuscita a contenere la grande quantità di gente accorsa per salutare per l’ultima volta Gianni. Un addio straziante tra lacrime e dolore, sostenuto dall’abbraccio di un’intera comunità.

Una tragedia che ha comprensibilmente sconvolto mamma Adele, le sorelle Silvia e Cinzia, parenti, amici e colleghi. A celebrare i funerali è toccato al parroco della comunità pastorale di Caspano, Cevo, Dazio e Roncaglia, don Lorenzo Butti; per l’occasione era presente anche don Siro Acquistapace, ex parroco della Valgerola, rimasto nel cuore di tutti in questa valle. Sono state le sue parole, pronunciate in conclusione del rito funebre, a tratteggiare la figura che Gianni era per tutti quanti e a sottolineare quanto il destino possa essere crudele. Don Siro, rivolgendosi alla mamma dello sfortunato uomo, ha detto: «Quando sono entrato in chiesa e ti ho incontrato mi hai rubato le parole dalla bocca. Mi hai detto: proprio a lui che non ha mai fatto del male a nessuno. Non ha mai avuto un nemico».

Alberti è stato ritrovato senza vita, domenica mattina, in una zona impervia, a Fraccia, al confine tra Rasura e Pedesina, poco distante dalla sua baita. Un epilogo tremendo, lungo un percorso per lui abituale. Gianni, grande amante degli animali, era solito portare da mangiare ai suoi gatti in baita e poi, una volta terminato il suo dovere, avvertiva mamma Adele che era in procinto di tornare a casa. Quel sabato la consueta telefonata Adele non l’ha mai ricevuta, è stato questo fatto a far scattare l’allarme. Commosso il ricordo delle ex colleghe del bresaolificio Del Zoppo.

A leggere la lettera a nome di tutte le colleghe e amiche più care di Alberti, Antonella Rocchi: «Gianni, la tua partenza improvvisa e inaspettata ci ha colti di sorpresa e ci ha fatto riunire oggi in questo giorno triste e mai avrei pensato di leggerti queste parole, che in questi momenti di dolore della vita sono poca cosa. Noi ti abbiamo conosciuto come una persona umile, buona, generosa, pronta ad aiutare tutti noi quando ne avevamo bisogno». Una persona capace di coltivare le proprie passioni e di farsi volere bene: «Amavi la fotografia con tutto il cuore e ti si illuminava il viso quando raccontavi le tue avventure, spiegandoci le tecniche della macchina fotografica – ha proseguito la lettura Rocchi -. Sul tuo viso non mancava mai il sorriso, avevi sempre la battuta pronta. Sei stato con noi tanto tempo, dieci anni, non sono pochi. Ora che sei arrivato al cospetto di Dio avrai uno sguardo speciale per la tua mamma Adele, le tue sorelle Silvia e Cinzia, i tuoi nipoti e tutti i tuoi cari. Gianni vivrai nei nostri cuori con i ricordi del tempo passato assieme. Tu ci hai voluto bene e noi ne abbiamo voluto a te. Caro Gianni, buon viaggio».

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