Aggredì il barista del Desa
Multa da 600 euro a un cileno

Processo dal giudice di pace Continuava a molestare una cameriera Il titolare era intervenuto per difenderla ed era stato colpito da due pugni

Il processo si è svolto davanti al giudice di pace, e Adrian Felipe Chamorro Reyes, 33enne cileno residente a Sondrio, è stato condannato al pagamento di 600 euro di multa e a risarcire le parti civili. Parliamo dell’episodio avvenuto a luglio del 2020 all’interno del bar “Desa” in piazzale Bertacchi a Sondrio.

Lesioni aggravate

Era un sabato sera, il periodo dopo il lockdown, ci fu l’arresto di in 31enne cileno per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, lesioni personali plurime aggravate e danneggiamento aggravato.

Il titolare del frequentato esercizio pubblico, Paolo De Sanctis, si era trovato a fare i conti con un cliente decisamente molesto che si aveva dato fastidio sia agli altri avventori del locale sia ad una delle bariste presenti.

«Avevo già fatto uscire gli ultimi clienti – raccontò il giorno dopo l’accaduro - quando attorno alle 2.30 di domenica è entrato un giovane italiano che inizia a importunare una mia collaboratrice. “Lasciami stare, la vuoi smettere ? Lascia perdere, piantala“, grida impaurita la mia cameriera. Sento e rientro nel locale, dove stavamo effettuando le pulizie anche ai tavolini all’esterno, prima della chiusura delle 3. Intuisco che qualcosa non va e invito il ragazzo a uscire subito e gli dico di non venire mai più, in quanto non gradito nel locale, Si allontana, ma si ferma su una sedia all’esterno e impreca contro di noi. Lo avvicino di nuovo e gli ribadisco l’invito ad andarsene. A quel punto vengo avvicinato dal suo amico cileno che, senza proferire alcuna parola, mi sferra due pugni al volto».

Sul posto poco dopo erano intervenuti gli agenti della Squadra Volante della Questura di Sondrio, che avevano trovato il titolare del bar “Desa” con una maschera di sangue, dolorante e ferito, pure la dipendente con lesioni lievi (5 giorni la prognosi per lei, si sarebbe presa a sua volta un pugno dal 31enne) e nessuna traccia del 31enne cileno che, nel frattempo, aveva cercato di far perdere le proprie tracce.

Resistenza a pubblico ufficiale

Anche la giovane subì lesioni ad un labbro per alcuni schiaffi dati dall’aggressore, Adrian Felipe Chamorro Reyes, che poi, individuato, fu arrestato con l’accusa di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, lesioni personali plurime aggravate e danneggiamento aggravato, e nei giorni scorsi è stato condannato al pagamento di 600 euro di multa e delle spese processuali.

Le due vittime, entrambe assistite dall’avvocato William Limuti del Foro di Sondrio, hanno ottenuto un risarcimento: 6.000 euro per il titolare dell’esercizio pubblico, 1.500 per la dipendente. Infine, il cileno dovrà anche pagare le spese processuali sostenute dalle parti civili.

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