Banda dei bancomat smantellata: sei arresti tra Sondrio, Brescia e Milano

Operazione all’alba dei Carabinieri coordinata dalla Procura di Sondrio: in manette sei persone, cinque in carcere e una ai domiciliari. Il gruppo era specializzato in furti con esplosivo ai danni di bancomat e grandi catene commerciali

Sondrio

All’alba di oggi una vasta operazione dei Carabinieri del Nucleo Investigativo e della Sezione Operativa della Compagnia di Sondrio, con il supporto dei reparti di Brescia, Lodi, San Donato Milanese e Canelli, ha portato all’arresto di sei persone di nazionalità straniera. L’attività, coordinata dalla Procura della Repubblica di Sondrio, è culminata con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Sondrio. Cinque indagati sono stati tradotti in carcere, mentre per uno di loro sono stati disposti gli arresti domiciliari.

L’indagine ha messo in luce un gruppo criminale radicato nel Bresciano, specializzato in furti ai danni di sportelli bancomat e grandi catene commerciali come OVS, LIDL e MD, oltre che in colpi a ditte di trasporto e aziende edili. Le modalità dei furti, caratterizzate dall’uso di esplosivi e tecniche di oscuramento delle telecamere e dell’illuminazione pubblica, rivelano un’organizzazione esperta e meticolosa.

Le indagini partite dal furto al bancomat di Albosaggia

L’attività investigativa è iniziata dopo il furto avvenuto nella notte del 15 dicembre 2024 al bancomat Crédit Agricole di Albosaggia, in provincia di Sondrio. In quell’occasione i ladri avevano agito con precisione militare: dopo aver danneggiato i pali dell’illuminazione lungo via Porto e oscurato le telecamere di sicurezza con vernice nera, avevano fatto esplodere il bancomat utilizzando un ordigno artigianale, la cosiddetta «marmotta», collegata a una batteria rubata da un’auto nelle vicinanze. L’esplosione aveva distrutto completamente lo sportello, permettendo ai malviventi di fuggire con oltre 18.000 euro in contanti.

Le indagini successive hanno permesso di individuare le auto utilizzate per il colpo, provenienti dalle province di Brescia, Milano e Lodi. Da lì, grazie a un intenso lavoro di osservazione, pedinamento, intercettazioni e analisi dei tabulati telefonici, i Carabinieri di Sondrio hanno ricostruito la rete criminale responsabile di diversi altri furti in Lombardia e Piemonte.

Un’organizzazione criminale con base nel Bresciano

Dalle indagini è emerso che il gruppo agiva con un metodo consolidato e preciso. Gli indagati sceglievano i loro obiettivi dopo accurati sopralluoghi, sia di persona sia attraverso strumenti digitali come Google Maps e Street View. Gli attacchi venivano pianificati nei minimi dettagli, prevedendo vie di fuga e punti ciechi dei sistemi di videosorveglianza. La banda era inoltre dotata di jammer, disturbatori di frequenze in grado di neutralizzare allarmi e comunicazioni radio, oltre che di ricetrasmittenti per evitare l’uso dei telefoni durante i colpi.

Dopo l’azione di Albosaggia, gli stessi soggetti sarebbero stati coinvolti in altri furti e tentativi di furto, tra cui un assalto a un altro sportello bancomat nel Bresciano e una serie di colpi ai danni di grandi catene commerciali. In uno di questi episodi i ladri si erano impossessati di 70.000 euro custoditi in una cassaforte. Non solo denaro: la banda avrebbe rubato anche materiale edile e attrezzature da lavoro per un valore di circa 30.000 euro, oltre a 350 litri di gasolio destinati ad alimentare i veicoli usati per i furti.

Sequestri, perquisizioni e arresti

Nel corso del blitz sono state eseguite numerose perquisizioni nei confronti di tutti gli indagati e di un terzo soggetto con cui avevano avuto contatti. I Carabinieri hanno rinvenuto 4.000 euro in contanti, borsoni con ricetrasmittenti, cellulari schermati, strumenti da scasso come demolitori e smerigliatrici e un disturbatore di frequenze. Tutto il materiale è stato sequestrato.

Gli arrestati sono stati condotti nelle case circondariali di Brescia, Alessandria e Milano. L’operazione, che ha coinvolto decine di militari e diversi reparti specializzati dell’Arma, rappresenta un colpo decisivo contro una banda ritenuta responsabile di numerosi furti con esplosivo in Lombardia e regioni limitrofe.

La risposta dello Stato e la sicurezza del territorio

Con questa operazione la Procura della Repubblica di Sondrio e i Carabinieri hanno dimostrato ancora una volta l’efficacia della collaborazione tra i reparti dell’Arma e l’importanza delle nuove tecniche investigative. L’intervento ha restituito sicurezza ai cittadini e confermato la capacità delle Forze dell’Ordine di contrastare in modo capillare fenomeni criminali sempre più organizzati e tecnologici.

«Un lavoro complesso e capillare – ha commentato un ufficiale dei Carabinieri di Sondrio – che dimostra come la sinergia tra i reparti e l’impiego di risorse specializzate siano fondamentali per tutelare il territorio e garantire la sicurezza delle comunità locali».

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