Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 19 Novembre 2025
Brillano le stelle Michelin in provincia di Sondrio
L’edizione 2026 della prestigiosa guida incorona Il Cantinone a Madesimo, la Lanterna Verde di Villa di Chiavenna e il ristorante Le Preséf di Mantello all’interno dell’agriturismo La Fiorida
Sondrio
Tre su tre, ancora una volta nella Guida Michelin 2026 si confermano le 3 stelle di casa nostra, senza nessuna novità in chiave di ristorazione olimpica. Questa la sintesi della presentazione della 71^ edizione della “Rossa” andata in scena mercoledì 19 novembre a Parma. Reazioni positive per una conferma mai scontata, che va da Madesimo al ristorante Il Cantinone, passando dalla Lanterna Verde di Villa di Chiavenna e arrivando al ristorante Le Preséf di Mantello all’interno dell’agriturismo La Fiorida.
«Si sono dimenticati di noi visto che siamo talmente isolati – scherza lo chef Stefano Masanti – sicuramente fa molto piacere la conferma di questo riconoscimento che attesta la qualità della cucina di montagna e dalla proposta del Cantinone». Tanta soddisfazione ma anche un pizzico di delusione per la valle. «Secondo me ci poteva stare una nuova stella in Valtellina, avrei pronosticato qualche novità in Alta Valle specie a Livigno dove ci sono alcuni ristoranti a cui non manca niente, anche in chiave olimpica come segnale di attenzione, magari arriverà il prossimo anno». Lo chef Masanti riaprirà a dicembre con una novità in vista della stagione a cinque cerchi. «Faremo un menù speciale dedicato a Italo Pedroncelli che è stato un atleta olimpionico originario di Madesimo, uno dei mentori e mastro di sci quando sciavo che ha gareggiato nelle Olimpiadi di Cortina, gli dedicheremo un menù speciale di 5 piatti».
Passando alla Lanterna Verde, ci si appresta a vivere questa stagione in vista dei trent’anni di stella Michelin, che a Villa di Chiavenna è arrivata nel 1997. «Non diamo nulla per scontato, se dovesse arrivare anche il prossimo anno saranno trent’anni della stella, ma intanto cerchiamo sempre di mantenere questo valore – spiega il titolare Antonio Tonola – Una bella cosa che ha fatto questa edizione è dare spazio ai tanti giovani, mi ha fatto piacere vedere la gioia e la commozione sul palco di questi ragazzi, una passione come quella di mio figlio Roberto che come ogni stagione alla riapertura è in grado di ribaltare la carta con piatti nuovi, mantenendo alcuni capisaldi nel menù». Un ristorante che ha sempre puntato molto anche sulla cantina, in una zona dove vino e cucina sono due canali paralleli. «Ci ha dato una mano la curiosità dei nostri vicini svizzeri, per soddisfare le loro richieste dalla metà degli anni 80 abbiamo iniziato a investire sulla cantina, specie sui vini toscani. Oggi le cose si sono ribaltate, nella mia offerta le prime tre pagine sono dedicate al vino valtellinese, al bicchiere si beve il nostro Nebbiolo, anche noi quando andiamo in giro per il mondo partiamo dai vini del territorio da conoscere ed assaggiare».
Un piccolo primato quello della Valtellina, una ristorazione sempre più sostenibile, con le tre insegne della provincia di Sondrio che oltre alla stella Michelin possono vantare anche la stella verde. Un riconoscimento alla cucina valtellinese che guarda alla sostenibilità, un concetto che alla Fiorida hanno sempre interpretato. «Oggi va molto di moda parlare di sostenibilità in cucina, noi siamo nati con questa filosofia data dalla proprietà da quando sono arrivato qui diciotto anni fa – racconta Gianni Tarabini – Una filiera che parte dalla stalla, al formaggio, agli orti e arriva in cucina. La stella è un riconoscimento per il lavoro di tutti i vari reparti che si muovono in sintonia, in un ambiente che abbiamo rinnovato recentemente con le nuove cucine che ci consentono di avere una sostenibilità del lavoro, in un momento dove la ricerca di personale qualificato è all’ordine del giorno e i giovani guardano molto questi aspetti». In fatto di Olimpiadi, lo chef Tarabini era stato il primo a lanciare un piatto dedicato. «Avevamo ideato i ravioli a cinque anelli, con differenti gusti e colori. Sarebbe bello rispolverare la ricetta stando attenti a utilizzare loghi o richiami alle Olimpiadi, un evento globale in cui speriamo di essere pronti insieme agli amici e colleghi con cui collaboriamo spesso anche nel portare in giro per il mondo i prodotti del territorio per valorizzare le nostre tipicità».
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