Caos treni, pure Zamperini s’indigna: «Presenterò un’interrogazione»

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia: «Troppi disagi, serve un chiarimento»

Lecco

Treni in ritardo, altri cancellati e alcuni che viaggiano con poche carrozze sia in orari di lavoro e scuola, che alla domenica sera per il rientro dei turisti che trascorrono la giornata sul lago o in Valtellina. Basta un imprevisto, anche minimo, a mandare in tilt il sistema. Tante le lamentele da parte di pendolari e studenti, che dopo la chiusura della linea ferroviaria da Lecco a Tirano per tre mesi si aspettavano con la riapertura un servizio puntuale. E invece nulla di fatto: già nella giornata inaugurale, un guasto alla linea nella stazione di Colico ha provocato ritardi medi di circa mezz’ora; la velocità dei convogli è rimasta ridotta per diverse settimane, alcune corse continuano a essere sostituite da autobus, e altre hanno subito ritardi o soppressione di fermate. Ci sono ancora problemi infrastrutturali non risolti in alcune stazioni, come Colico, e comunicazioni ai viaggiatori inadeguate e poco tempestive.

Nelle prime settimane di scuola, i treni mattutini da Colico e Lecco hanno accumulato oltre tre ore di ritardo complessive. Per non parlare dei convogli sovraffollati e ritardi hanno trasformato alcune stazioni, come Lecco, in punti di forte criticità, con passeggeri costretti a viaggiare in condizioni di disagio e sicurezza precaria.

Tante le segnalazioni arrivate a Giacomo Zamperini, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, che nei prossimi giorni depositerà un’interrogazione al presidente del Consiglio regionale Federico Romani. «Consapevole dei disagi infrastrutturali che continuano a creare problemi con l’obiettivo di lavorare per un cambio di rotta - dice Zamperini -, chiedo uno sforzo per garantire un servizio di qualità».

Sono ormai sotto gli occhi di tutti le continue difficoltà quotidiane a cui fare conto. Tra gli episodi il sasso caduto a Pradello di Abbadia attorno alle 13.30 di domenica 28 settembre con la circolazione bloccata fino al giovedì successivo; il guasto al passaggio a livello di Bellano il 2 ottobre. Ma non solo sempre il 2 ottobre il Regio Express 2818, in partenza da Milano Centrale alle ore 9.20, ha iniziato la propria corsa solo alle 9.56 ed è stato limitato a Sondrio, dove è giunto con 55 minuti di ritardo rispetto all’orario previsto di arrivo a Tirano. A cascata altri treni hanno avuto poi ritardi. Ora gli interrogativi sono parecchi e uno su tutti come mai tutti questi disagi sia per chi si muove con il treno per andare a scuola o al lavoro, e coda succederà tra qualche mese con l’inizio di Olimpiadi. Il consigliere regionale Zamperini chiederà a breve chiarimenti sulla situazione treni per cercare di smuovere le varie parti interessate e arrivare ad una soluzione definitiva, perché il ritardo può esserci una volta ogni tanto, gli imprevisti chiaramente non si possono prevedere, ma non deve diventare quotidianità.

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