
Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 11 Agosto 2025
Castione, pensionata bloccata in ascensore: salvata dai Vigili del Fuoco
La donna, rimasta bloccata senza cellulare, è stata liberata dai pompieri. Sul posto anche l’ambulanza della Croce Rossa e i carabinieri
Castione
Paura nella mattinata di oggi in una villetta di due piani in via Vanoni a Castione, dove una pensionata, residente nel paese retico, è rimasta intrappolata all’interno dell’ascensore, improvvisamente non più funzionante.
Attorno alle 11 è giunta una richiesta di intervento alla caserma di via Giuliani, sede del Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Sondrio. Il messo comunale del paese, poco prima, aveva suonato al campanello dell’edificio per consegnare un atto all’inquilina che vive sola, e ha sentito urla, invocazioni di aiuto provenire dall’interno dell’edificio. «Aiuto, aiuto. Sono bloccata all’interno del vano ascensore», più o meno queste le parole della donna in un chiaro stato di agitazione.
Da qui è scattato l’allarme immediato ai Vigili del fuoco, nel contempo al servizio Areu (Agenzia Regionale Emergenza Urgenza), che ha mandato a scopo precauzionale un’ambulanza della Croce Rossa Italiana e, infine, i carabinieri della caserma di Berbenno di Valtellina, competenti per territorio.
La signora non era riuscita, infatti, ad allertare i soccorsi perché dentro l’ascensore non aveva con sé il cellulare, lo aveva lasciato posato su un mobile in camera. Per fortuna che, a quell’ora, è giunto il messo comunale per effettuare la notifica di un plico di carte e si è messa in moto la macchina dei soccorsi.
Ma, a quel punto, è sorto un altro grosso problema. All’arrivo sul posto, i pompieri, infatti, si sono subito resi conto dell’impossibilità di accedere alla casa dal cancello principale, in quanto nel giardino c’era un grosso cane, di quelli solitamente mordaci, che alla recinzione ringhiava di continuo verso di loro. Si è poi appurato che si trattava di un pittbull di proprietà della stessa padrona di casa che lo aveva lasciato libero di circolare nel fazzoletto verde dalla sera prima, anche come utile guardiano.
Allora l’altra mossa a cui si è pensato di ricorrere è stata quella di informare gli uffici dell’Ats della Montagna, affinché mandasse in via Vanoni - luogo della richiesta di intervento - un veterinario in grado di poter sedare, quasi sicuramente con una puntura, l’animale e così consentire ai pompieri di entrare senza il rischio di essere assaliti e morsi. Infine, l’ingegner Alessandro Granata ha optato per fare giungere in loco un’autoscala dal Comando provinciale dei Vigili del fuoco, che lui guida, così che gli uomini in divisa sono saliti sul mezzo sino a raggiungere l’altezza di una finestra dell’abitazione e da lì penetrare all’interno, in totale sicurezza. Con gli attrezzi del mestiere, come ad esempio alcuni divaricatori, gli esperti pompieri sono stati in grado, in pochissimo tempo, di liberare la pensionata, di 69 anni, che era rimasta per qualche tempo chiusa all’interno dell’ascensore e con il trascorrere del tempo si stava preoccupando sempre più. E, in questo modo, è stata così salvata, senza la necessità di ricorrere a un sedativo per addormentare il cane che appariva pericoloso.
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