Colorina, dal Ministero dell’Interno intervento immediato sul centro di accoglienza

Saranno dimezzati gli ospiti della struttura. «Il numero attuale è sproporzionato rispetto ai residenti della frazione», dice il sindaco Doriano Codega.

Colorina

A pochi giorni dall’aggressione avvenuta in via Morbegno a Sondrio, è già arrivata una risposta istituzionale decisamente forte. Il caso, infatti, ha riacceso i riflettori non solo sulla sicurezza urbana, ma anche sulla gestione dei centri di accoglienza della provincia, in particolare sul Cas di Colorina, in cui risiedeva l’uomo accusato dell’aggressione.

Il sindaco di Colorina, Doriano Codega, ha reso noto di aver avuto un colloquio diretto con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che ha garantito un intervento immediato per «dimezzare la presenza di ospiti nel Centro di accoglienza straordinaria», ritenuta sproporzionata rispetto al numero di residenti della frazione in cui è ubicato.

«Ringrazio il ministro Piantedosi, il prefetto Anna Pavone, l’assessore regionale Massimo Sertori e il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni – ha dichiarato Codega – per la costante attenzione e la disponibilità dimostrate sin dalle prime ore successive al grave episodio di violenza. Ora è indispensabile un controllo rigoroso e coordinato sui centri di accoglienza, con una valutazione severa dei comportamenti dei soggetti ospitati. Chi non risulta idoneo o mostra atteggiamenti pericolosi deve essere rapidamente isolato o trasferito. Esprimo – ha concluso Codega – la più ferma condanna per quanto accaduto, unitamente alla piena solidarietà alla vittima e ai suoi familiari. Ringrazio le Forze dell’ordine per il tempestivo intervento e rinnovo la mia fiducia nella Magistratura».

Sulla stessa linea il sottosegretario Molteni, che in una nota diffusa da Roma ha definito l’episodio «gravissimo e inaccettabile», annunciando la riduzione immediata dei richiedenti asilo ospitati a Colorina. «Lo Stato deve essere vicino alle vittime e fermo contro ogni forma di violenza e illegalità – ha affermato –. Ho parlato personalmente con il sindaco per assicurare risposte rapide e concrete alla comunità».

L’intervento del Ministero, oltre a ridimensionare la struttura, sarà accompagnato da una verifica sulle modalità di gestione del Cas, in collaborazione con la Prefettura di Sondrio. È stato inoltre sottolineato il tema della sicurezza nelle aree sensibili della città. «La stazione ferroviaria dev’essere un luogo sicuro – commenta l’assessore di Regione Lombardia Massimo Sertori – e per questo abbiamo richiesto ed ottenuto dal ministro Piantedosi la presenza della Polfer, anche dopo le Olimpiadi».

Il fatto di via Morbegno ha quindi innescato una risposta a più livelli, ma anche sul piano politico e sociale il dibattito è acceso.

Sabato la Lega sarà presente in corso Italia a Sondrio con un gazebo dedicato alla campagna «Basta violenza sulle donne», un’iniziativa che mira a rilanciare il tema della tutela delle vittime e della certezza della pena per chi commette reati sessuali.

L’evento, che si terrà dalle 9 alle 12, prevede la raccolta firme a sostegno della proposta di legge per l’introduzione della castrazione chimica per gli stupratori e la richiesta di rimpatrio immediato degli stranieri condannati per reati gravi. Saranno distribuiti materiali informativi e interverranno i referenti locali del partito.

«È inconcepibile che nel 2025 dobbiamo ancora gridare “basta violenza sulle donne” – ha dichiarato il segretario provinciale della Lega, Lorenzo Grillo della Berta –. Chiediamo pene esemplari per chi stupra e il rimpatrio per chi delinque se straniero. Siamo al fianco delle vittime e vogliamo evitare che simili gesti si possano ripetere».

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