Dietro una vecchia foto il tesoro dimenticato di una 108enne

Durante lo sgombero di una casa a Montagna in Valtellina, i parenti di Giulia Gianatti, 108enne emigrata da anni in Australia, hanno scoperto un buono fruttifero postale del 1986 da 50 milioni di lire nascosto dietro una cornice. Oggi quel titolo potrebbe valere fino a mezzo milione di euro

Montagna in Valtellina

È nata a Cà Paini ma vive dall’altra parte del mondo ormai da tanti anni, e in Australia il mese scorso ha festeggiato 108 anni; intanto qui, a Montagna in Valtellina, i suoi familiari qualche mese fa hanno ritrovato un buono fruttifero postale acquistato nel 1986 per 50 milioni di lire e il cui valore oggi varia tra poco meno di 200 mila e quasi mezzo milione di euro.

Ha dell’incredibile quanto raccontato dall’avvocato Francesco Di Giovanni per conto dell’associazione Giustitalia, a cui si sono rivolti i parenti di Giulia Gianatti, classe 1917, sposata con un uomo che di cognome faceva Paini, titolare, sembrerebbe a sua insaputa, del danaroso buono postale.

«La signora da tempo vive in Australia, ma è originaria di Montagna in Valtellina, dove vivono ancora i suoi parenti e dove aveva anche intestata una casa, messa in vendita qualche mese fa - racconta il legale -. E, proprio mentre i familiari sgomberavano l’abitazione per la vendita, hanno trovato, dietro alla cornice di una vecchia foto, un buono fruttifero postale di 50 milioni delle vecchie lire emesso nel 1986 e intestato alla valtellinese. Lei, però, sembra non saperne nulla, forse è stato acquistato dal marito a sua insaputa, oppure il trascorrere del tempo e l’avanzare dell’età gli ha fatto dimenticare quell’importante investimento di quasi quarant’anni fa».

E, stando a quanto ricostruito dal legale dell’associazione, Poste sarebbe disposta a riconoscere alla signora Gianatti in tempi brevi quasi 200 mila euro; ma il valore potrebbe essere decisamente maggiore, quasi il doppio. «Come associazione ci occupiamo proprio di questi casi, e spesso Poste non riconosce i buoni fruttiferi, invoca i termini di prescrizione per non pagare i titolari. Ma non è questo il caso - prosegue l’avvocato Di Giovanni -. La controversia riguarda il valore del buono fruttifero. In sostanza, Poste è disposta a riconoscere un interesse annuale di circa il 3%, questo perché dal 1986 ad oggi i tassi sono crollati in picchiata. Noi, però, siamo convinti che occorra rispettare il tasso di interesse riconosciuto e sottoscritto al momento dell’acquisto, che varia tra il 12 e il 13%. La differenza in termini economici è decisamente elevata: secondo i nostri calcoli alla signora Gianatti spetta quasi mezzo milione di euro, non la cifra proposta da Poste, inferiore a 200 mila euro».

Cifre decisamente importanti, ancor più perché del tutto inaspettate. Non resta che attendere per sapere se la famiglia di Montagna in Valtellina otterrà 200mila euro o più del doppio della cifra già promessa da Poste; ma, di certo, la vendita della casa di famiglia ha portato ad una scoperta incredibile e fortunata.

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