
«Disastro stamattina sul treno per Milano»: il racconto di una pendolare
Maria Cristina Paindelli, pendolare da Sondrio a Milano, racconta la fermata a Lierna e il trasbordo in bus nel caos: «Ci hanno fatto scendere nel buio senza indicazioni, personale Trenord assente». Trenord replica: «Facciamo tutto il possibile»
Sondrio - Lecco
Maria Cristina Paindelli, di Sondrio, raggiunge tutti i giorni in treno Sesto San Giovanni, dove lavora per il Gruppo Multimedica. Lo fa anche questa mattina, incrociando le dita, tenuto conto dell’annunciato trasbordo fra Lierna e Lecco che, in tarda mattinata, diventa fra Mandello del Lario e Lecco. Il treno partito alle 11.45 da Tirano riesce infatti ad arrivare fino alla stazione di Mandello, con fermata del bus sostitutivo in via Parodi 61.
«Speriamo in bene, perché ci hanno detto che questa situazione si protrarrà almeno fino a tutto mercoledì – ci dice Maria Cristina, che raggiungiamo telefonicamente a Sesto – e la partenza di questa mattina, purtroppo, è stata un disastro. Alle 5.25 sono salita sul treno a Sondrio, strapieno, sia di pendolari sia di persone che dovevano raggiungere Milano e poi prendere la coincidenza per altre destinazioni e che, ovvio, hanno perso».
Fino a Lierna il viaggio procede regolarmente, poi, da lì in avanti, i viaggiatori devono procedere a tastoni.
«Sul treno ci hanno avvisato via interfono che avremmo dovuto scendere a Lierna per effettuare il trasbordo in bus, ma poi siamo stati abbandonati a noi stessi – racconta Maria Cristina –. Sulla banchina non c’era nessuno a darci indicazioni su dove andare. Era buio pesto, siamo scesi dal treno e ci siamo incamminati lungo la provinciale verso quella che ipotizzavamo fosse la zona di sosta degli autobus. Li abbiamo scorti, gli autisti, gentilissimi, ci sono venuti incontro e ci hanno assistito in tutto e per tutto, ma questa assistenza avrebbe dovuto essere effettuata dal personale di Trenord, non dagli autisti. Loro stessi avrebbero dovuto attendere il personale dell’assistenza, ma dato che nessuno si è presentato, hanno messo in moto e sono partiti verso Lecco».
Secondo il racconto, i passeggeri erano almeno 150, con tre pullman a disposizione. «Quattro persone non sono riuscite a salire, ma sono state recuperate di lì a poco a quanto so. Morale, abbiamo accumulato qualche minuto di ritardo, abbastanza però per farci perdere il treno».
Perché il convoglio diretto a Milano Centrale non aspetta. «Siamo arrivati lì, sulla banchina, che era partito da cinque minuti – continua Paindelli –. È andata a finire che ci hanno fatti salire su un treno diretto a Porta Garibaldi, e questo ha significato per molte persone perdere la coincidenza: c’era chi doveva prendere il Frecciarossa, chi l’aereo…».
Trenord, da noi contattata, fa sapere che «questa mattina c’erano tre persone a Lierna per l’assistenza e due al pomeriggio – dichiarano – e cinque al mattino e cinque al pomeriggio a Lecco. A Lecco c’erano poi in partenza tre treni per Milano, alle 7.06, alle 7.26 e alle 7.36, per cui l’eventuale attesa è stata contenuta. Alle volte ci sono esigenze di circolazione sulla rete che non permettono a un treno di attendere più di tanto. Stiamo facendo tutto il possibile, è una certezza, per fronteggiare questa emergenza».
«Può essere – osserva la pendolare – che forse l’assistenza non fosse ancora in servizio al mattino presto, a questo punto vien da pensare».
Rispetto alla gestione dell’emergenza di domenica, invece, Maria Cristina riporta l’esperienza di un’amica che si trovava sul treno, quando è stato costretto a una brusca frenata. «Mi ha detto che il macchinista è stato bravissimo, ha tirato il freno d’emergenza e ha bloccato il treno – racconta –. Poco dopo sono arrivati i vigili del fuoco a far scendere tutti con le scale. Bravissimi, calmi, niente panico. Squisiti e professionali anche con le persone anziane. La gestione è stata ottima da questo punto di vista».
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