
Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 21 Maggio 2025
Due secoli di Stelvio, capolavoro ingegneristico che unisce le Alpi
Al via le celebrazioni per i 200 anni della Strada dello Stelvio, capolavoro ingegneristico che unisce Valtellina, Val Venosta e Val Müstair. Oltre trenta eventi tra maggio e novembre celebreranno la storica arteria alpina con appuntamenti culturali, sportivi e istituzionali. Clou il 5 e 6 luglio con la chiusura del passo e una festa tra le montagne.
Sondrio
Due secoli di storia, ingegneria e connessione tra popoli e territori. Sono state presentate le celebrazioni per i 200 anni della Strada dello Stelvio, un anniversario che coinvolge tre territori – Valtellina, Val Venosta e Val Müstair – uniti da una visione comune: valorizzare un’opera straordinaria, divenuta nel tempo simbolo di identità alpina, ingegno e dialogo culturale. La Strada dello Stelvio, la più alta carrozzabile d’Europa, fu voluta dall’impero austroungarico, progettata dall’ingegnere Carlo Donegani, quindi inaugurata nel 1825 e rappresenta ancora oggi una delle più affascinanti infrastrutture di montagna al mondo, con i suoi 2.758 metri di altitudine, 88 tornanti e 200 anni di storia che attraversano l’epoca asburgica, la Grande Guerra, il ciclismo eroico e il turismo internazionale. Un’opera fondamentale, per tutto il territorio sondriese.
«Questo importante anniversario ci restituisce la consapevolezza del valore simbolico e pratico di una strada che, da 200 anni, collega comunità, culture, economie – sottolinea il presidente della Provincia di Sondrio Davide Menegola –. Il sostegno dell’Amministrazione provinciale è forte e convinto, perché questo progetto rafforza l’identità della nostra montagna e promuove un turismo sostenibile, rispettoso e di qualità.»
Il sindaco di Bormio Silvia Cavazzi ricorda il significato profondo della strada dello Stelvio, «straordinaria opera dell’ingegno umano, che, negli anni, ha unito le comunità di tre valli, Valtellina, Venosta e Müstair, favorendo gli scambi commerciali e il turismo. Le celebrazioni renderanno la prossima estate indimenticabile».
A spiegare meglio il significato dei festeggiamenti è stata L’assessore alla Cultura del Comune di Bormio, Paola Romerio Bonazzi, che ha posto l’accento sul significato dei festeggiamenti, in una visione d’insieme che «ha trasformato gli eventi ricorrenti, in versione special edition, per integrarli con le celebrazioni del bicentenario».
Le celebrazioni sono importantissime anche dall’altra parte della vallata. Così Stephan Gander, imprenditore e promotore turistico residente a Trafoi, già direttore marketing di Alto Adige Marketing e oggi membro del gruppo di lavoro per la valorizzazione dello Stelvio, parla della «necessità di fare sistema tra territori, di raccontare lo Stelvio non solo come una meta, ma come una visione di futuro comune per l’arco alpino».
Gli eventi partono in questi giorni e proseguono per qualche mese. Tra maggio e novembre, infatti, si susseguiranno oltre trenta appuntamenti lungo i tre versanti, tra cui: eventi culturali, musicali, letterari e gastronomici, appuntamenti sportivi (ciclismo, trail, motori), mostre storiche, docufilm, spettacoli e celebrazioni istituzionali. Il weekend clou sarà quello del 5 e 6 luglio, con la chiusura del Passo al traffico e una grande festa slow tra le montagne, nel segno della memoria, dell’incontro e del paesaggio. A rafforzare la visibilità del progetto anche un nuovo logo celebrativo, un sito web dedicato, una campagna di comunicazione integrata e il coinvolgimento delle alte istituzioni della Repubblica per l’emissione di un annullo filatelico speciale.
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