I contagi rallentano
Crescono i ricoveri
«Virus non battuto»

Diminuisce la pressione sull’ospedale di Sondalo «Ma non va abbassata la guardia, l’epidemia c’è sempre»

Sondalo

Nonostante la situazione sembra essere in via di miglioramento, continuano i ricoveri all’ospedale Morelli di Sondalo, 15 negli ultimi tre giorni, un dato che non permette, quindi, di abbassare la guardia.

Il confronto con i dati del Morelli ospedale Covid-19 aggiornati a ieri mattina alle ore 10 è con quelli di venerdì scorso e va riferito quindi a tre giorni. Si è registrato un solo decesso, un uomo, e sono stati ricoverati 15 pazienti, sei uomini e nove donne, a rafforzare la tendenza che vede un progressivo aumento delle donne malate di coronavirus sugli uomini, a fronte però di una percentuale di decessi decisamente inferiore.

Otto le dimissioni, sette uomini e una donna. Attualmente risultano ricoverati 111 pazienti, 70 donne e 41 uomini, mentre i morti sono 108 uomini e 39 donne per un totale di 147. Quasi 400 le persone dimesse.

Nell’ultima settimana, l’undicesima dalla trasformazione in ospedale Covid-19, sono stati ricoverati 17 nuovi pazienti, in diminuzione rispetto ai 26 della decima e ai 30 della nona. I decessi sono scesi da 11 a 6. La pressione sul Morelli risulta notevolmente diminuita e in progressivo ulteriore calo, ma non tale da far abbassare la guardia. I 15 nuovi ricoveri degli ultimi tre giorni documentano come il coronavirus rappresenti ancora una minaccia: il rischio di contagio rimane alto.

«Dobbiamo abituarci a convivere con questo pericolo - sottolinea il direttore generale Tommaso Saporito -, che non significa sottovalutarlo ma, anzi, temerlo, per proteggersi adottando i comportamenti e le precauzioni consigliate. Bisogna essere molto scrupolosi: indossare la mascherina senza abbassarla in presenza di altre persone e mantenersi a una distanza di sicurezza tale da non permettere la trasmissione del virus. È fondamentale in questa fase tutelare la nostra salute e quella degli altri, evitando i comportamenti che potrebbero metterla a rischio».

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