Inclusione lavorativa a Sondrio con «Vamos»: dai principi alle opportunità

Testimonianze, filmati e buone prassi hanno raccontato percorsi di inserimento lavorativo e inclusione sociale per le persone con disabilità, valorizzando reti e strumenti concreti

Sondrio

Inclusione lavorativa, con «Vamos» dalle parole ai fatti. Una mattinata intensa, ricca di spunti e partecipazione nella sala consiliare di palazzo Muzio a Sondrio, gremita di rappresentanti delle istituzioni, del mondo imprenditoriale, di cooperative sociali, operatori e beneficiari.

L’occasione è stata il convegno «Vamos», acronimo dell’auspicio «Voglio avere maggiori opportunità socio-occupazionali», appuntamento conclusivo del progetto In Action, promosso nell’ambito del Programma regionale FSE+ 2021-2027, che in questi mesi ha sperimentato sul territorio valtellinese e valchiavennasco azioni innovative per favorire l’inclusione attiva e l’inserimento lavorativo di persone con disabilità.

L’iniziativa ha dato voce a testimonianze dirette, racconti, filmati e buone prassi nate sul territorio, in un dialogo aperto che ha permesso di valorizzare i percorsi realizzati, immaginare nuove collaborazioni e guardare al futuro con maggiore consapevolezza. Soprattutto, sapendo che i frutti migliori nascono da integrazione e reti.

Ad aprire i lavori, dopo le presentazioni di Vittorio Ciarrocchi, vicepresidente di Confcooperative dell’Adda, è stato il saluto del presidente della Provincia di Sondrio, Davide Menegola. «Questi progetti – ha detto – sono la dimostrazione tangibile di come cittadini, imprese, cooperative sociali e istituzioni possano lavorare insieme per il bene della comunità, nel segno dell’inclusione. Un ringraziamento deve andare a chi ogni giorno trasforma l’inclusione da principio astratto a opportunità concreta».

Sulla stessa linea l’intervento del presidente di Sol.Co, Clemente Dell’Anna, che ha richiamato il valore fondativo del lavoro: «La nostra Carta dice che la Repubblica è fondata sul lavoro, un diritto costituente e fondante – ha ricordato –. Questo momento di chiusura del progetto In Action è anche un’occasione preziosa per allargare il dibattito sull’inclusione, sperimentando metodi, tempi e strumenti diversi».

Nel corso della mattinata, attraverso immagini e parole, sono stati presentati non soltanto i risultati raggiunti, ma anche gli strumenti oggi disponibili per sostenere i percorsi di inserimento socio-occupazionale. Tra questi, un ruolo di primo piano lo hanno i Tirocini di Inclusione Sociale (TIS) e la convenzione Articolo 14, che consentono alle aziende di attivare percorsi dedicati a persone con disabilità attraverso accordi con le cooperative sociali. Un contributo significativo è arrivato anche dalla Provincia di Sondrio, che ha illustrato i bandi attivi nell’ambito del Piano disabili provinciale, offrendo una panoramica delle opportunità di finanziamento a supporto sia delle imprese che dei soggetti coinvolti nei percorsi di inclusione.

Spazio importante al progetto In Action, che si è sviluppato nell’arco di due anni, promuovendo azioni per favorire non solo l’inserimento lavorativo, ma anche la crescita di una nuova consapevolezza rispetto a opportunità, competenze e desideri delle persone coinvolte.

«Al momento – ha ricordato Manuela Marchesini, che si occupa di welfare locale per Sol.Co – sono attivi molti progetti e reti che interessano l’intera cittadinanza. I bisogni che emergono ci dicono che tutto deve avvenire in una logica di integrazione e non di frammentazione, ragionando in un’ottica di filiera. Solo così si può costruire un sistema capace di sostenere davvero le persone e le comunità». Il titolo del convegno, «Vamos», è stato interpretato anche come auspicio e slancio verso il futuro: continuare a camminare insieme per rendere l’inclusione non un traguardo, ma un percorso condiviso e permanente.

La giornata si è conclusa con un momento esperienziale: i partecipanti hanno avuto la possibilità di visitare alcune cooperative consorziate di Sol.Co, che quotidianamente promuovono l’inserimento lavorativo di persone con disabilità.

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