La meningite in Lombardia, nessun allarme in provincia

Sono sei i casi registrati negli ultimi tre anni nel territorio dell’Ats della montagna.

Nessun allarme meningite in provincia di Sondrio e in Valcamonica (territorio anch’esso afferente all’Ats della montagna) dopo i casi di malattia invasiva da meningococco C che si sono verificati nei giorni scorsi nell’area del Basso Sebino.

Proprio nel territorio di competenza dell’Ats della montagna negli ultimi tre anni (2017-2019) si sono verificati sei casi di meningite da meningococco, due per ciascun anno: sono stati tre i casi di malattia invasiva da meningococco B e altrettanti quelli causati dal meningococco C. Il trend dell’andamento dei casi di meningite da meningococco risulta, dunque, sostanzialmente stabile, in linea con i dati regionali e non presenta variazioni di rilievo con l’andamento registrato negli anni precedenti.

Nel distretto della Valcamonica le coperture vaccinali contro il meningococco sono molto alte (superiori al 95% nei nati del 2017 ed è tuttora in corso la chiamata attiva dei nati nel 2018). Per ottimizzare il livello di copertura su tutto il territorio di Ats della montagna, in collaborazione con le Asst di Valcamonica e Valtellina e Alto Lario è in corso il richiamo attivo di tutti i bimbi non vaccinati nati nel 2017 e nel 2018. Inoltre, è in corso su tutto il territorio, come previsto dal calendario vaccinale, la proposta attiva della vaccinazione agli adolescenti nati rispettivamente nel 2004 e nel 2008.

Ad ulteriore ottimizzazione del livello di copertura della popolazione adolescente, a partire dal distretto della Valcamonica, in corso d’anno verrà anticipata l’offerta attiva del vaccino anche ai nati del 2005 utilizzando il vaccino coniugato tetravalente (A, C, W125 e Y). Vale la pena di ricordare, inoltre, che le Asst trasmettono a ogni minore l’invito a vaccinarsi sulla base del calendario vaccinale regionale che prevede l’offerta gratuita della vaccinazione anti-meningococco C fino a 10 anni di età e anti-meningococco ACWY da 11 a 17 anni compiuti.

Per quanto riguarda, invece, i sei Comuni primariamente coinvolti dai casi di meningite (Villongo, Credaro, Sarnico, Predore, Paratico) e i Comuni limitrofi, le Ats di Bergamo e Brescia, con le Asst competenti, in accordo con il Ministero della Salute e l’istituto superiore di Sanità hanno lanciato un’azione di vaccinazione straordinaria con l’offerta che avverrà in collaborazione con i medici di famiglia.

Potranno accedere agli ambulatori vaccinali interessati dall’azione di vaccinazione straordinaria, previa compilazione di un’autocertificazione sul loro luogo di lavoro, anche i lavoratori delle aziende presenti sui territori dei Comuni dell’area coinvolta anche se non residenti. In ogni caso, va precisato che, per tutti i cittadini non residenti nei Comuni interessati e per coloro che, per qualunque motivo, si rechino saltuariamente nei Comuni sopra citati, o che abbiano frequentazioni con persone residenti nei suddetti Comuni, non sono presenti al momento elementi di un aumentato rischio da patologia da meningococco e, pertanto, non sussiste indicazione alla vaccinazione straordinaria.

Inoltre, Ats Bergamo e Brescia hanno attivato i contatti con gli Uffici scolastici provinciali e i dirigenti delle scuole secondarie di secondo grado per effettuare eventuali interventi vaccinali negli istituti interessati.

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