Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 26 Dicembre 2025
Lanzada, riaperta la strada per Le Prese dopo la frana di novembre
L’ordinanza permette il transito a residenti, affittuari e lavoratori dopo i disagi di novembre e dicembre. Resta isolata Franscia, rifugio Zoia aperto e pieno per Capodanno.
Lanzada
Dopo tante traversie, il regalo di Natale è arrivato per i sette residenti a Le Prese di Lanzada e per quanti vi hanno le proprie attività di cava, di miniera e di allevamento.
Alla mezzanotte del 23 dicembre, infatti, è entrata in vigore la nuova ordinanza emessa dal sindaco, Marco Negrini, che prevede l’apertura del tratto di strada compreso fra Tornadri e Le Prese, senza più limiti orari, ma esclusivamente a beneficio dei residenti e affittuari di Le Prese e delle persone che vi lavorano. Fra queste ci sono gli addetti alla miniera Brusada-Ponticelli di Imi Fabi, ci sono i cavatori della Marmi Mauri, di Serpentino e graniti, di Nuova serpentino d’Italia e ci sono gli addetti dell’azienda agricola Pizzo Scalino, del posto.
Per tutti sono stati giorni difficili quelli seguiti al crollo di 3mila metri cubi di materiale sulla strada per Franscia dell’11 novembre scorso, cui ha fatto seguito anche l’incidente elicotteristico del 4 dicembre successivo, giorni di fatica e di tribolazioni per cercare di portare avanti le attività senza arrendersi alla chiusura.
Sono state introdotte dal Comune delle finestre mattutine di transito, quando possibile, ma la situazione era talmente in bilico dal punto di vista della sicurezza, da non poter fare di più se non rischiando troppo. Sulla strada è stato posto un semaforo collegato al corpo frana che, subito, segnala col rosso eventuali pericoli e impone l’alt al transito, che sarà vietato anche in caso di pioggia, neve o meteo avverso.
E anche ora, nonostante il pronto intervento effettuato sulla nicchia di frana dagli operai della Fitzcarraldo di Valmadrera, e nonostante il brillamento dei massi instabili e il disgaggio messo a punto dagli addetti della Nani Lorenzo di Lanzada, la sicurezza resta un imperativo, perché c’è ancora da completare la bonifica sul punto di distacco.
Lì, l’amministrazione comunale appalterà lavori di bonifica subito dopo le festività, perché la messa in sicurezza di quel punto nodale sarà poi fondamentale per procedere alla pulizia della strada e al ripristino della viabilità per Franscia che, ricordiamolo, resta isolata con i suoi sette residenti e con quasi tutte le attività ricettive chiuse salvo il rifugio Zoia che ha aperto i battenti proprio ieri.
«Siamo arrivati ora in quota a piedi da Tornadri - ci ha detto Emanuele Bergomi, gerente dello Zoia - ed abbiamo fatto un rifornimento viveri in elicottero. Siamo contenti, il tempo è stupendo, non c’è neve sul sentiero se non qualcosina nell’ultimo tratto, ma è tutto molto fattibile senza ciaspole. Consiglio semmai i ramponcini e i bastoncini in caso di bisogno. Non c’è neve in quota sufficiente per fare il giro scialpinistico da San Giuseppe-Campolungo e non ne è nemmeno attesa, ma va bene così. Chi vuole può raggiungerci da Tornadri in quattro ore di cammino ed abbiamo già parecchie prenotazioni. Per Capodanno siamo al completo e anche per i giorni a seguire, con persone che si fermano più notti. Abbiamo avuto una buona risposta e siamo contentissimi».
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