Livigno: «Opere olimpiche: andrà tutto bene»

Sopralluogo ai cantieri del sottosegretario di Stato Alessandro Morelli

Livigno

“Andrà tutto bene”. Il mantra dell’ottimismo usato durante la pandemia per infondere coraggio può essere coniugato anche con le opere di Livigno in vista dell’appuntamento a cinque cerchi. La considerazione, tuttavia, deriva da dati concreti: a sei mesi dal via dei Giochi, le opere sono quasi ultimate e saranno terminate entro l’inizio di novembre, con largo anticipo rispetto all’accensione del cero olimpico.

All’ottimismo del presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, che aveva visitato con l’assessore regionale alla montagna Massimo Sertori questi siti un paio di settimane fa, si aggiunge anche quello del Sottosegretario di Stato, Alessandro Morelli, che giovedì mattina ha visitato il versante Mottolino, prendendo visione dell’invaso in costruzione al Monte Sponda per garantire l’innevamento artificiale, dello snow park del Mottolino e dell’adiacente parcheggio.

Ad accompagnarlo a quasi 3.000 metri, dove si sta realizzando l’opera idrica che preleva l’acqua dello Spol e la restituirà come neve quando serve, c’erano il sindaco di Livigno, Remo Galli, con gran parte della sua giunta, e il presidente di Livigno Next, Luca Moretti, ovvero gli artefici livignaschi dei Giochi. Morelli ha ascoltato attentamente le spiegazioni dell’ingegnere Ettore Ravazzolo, direttore dei lavori, che ha illustrato nei dettagli quanto è stato fatto.

L’abbondante pioggia caduta nella notte ha trasformato in palude l’area di accesso all’invaso, ma, se è difficile stare in piedi e bisogna procedere con cautela per non scivolare, le ruspe lavorano nell’invaso alacremente. Sono una ventina gli operai al lavoro per arrivare al traguardo della conclusione dell’opera prevista a ottobre: a novembre si potrà già produrre la neve artificiale. Morelli è voluto addirittura salire su una delle ruspe super tecnologiche che stanno eseguendo l’opera, mezzi che hanno una precisione altissima, come ha sottolineato il Sottosegretario.

«Grazie a questo sistema ultramoderno le ruspe non possono assolutamente sbagliare: la tolleranza è di due centimetri al chilometro. Una tecnologia assolutamente innovativa impiegata a 2500 metri. Complimenti a Simico, all’impresa e alle maestranze che hanno lavorato anche con una temperatura di – 18 gradi. Le Olimpiadi di Milano Cortina 2026 saranno quelle dell’innovazione tecnologica e del rispetto ambientale, oltre al lato sportivo, e porteranno tutte le località coinvolte a essere ai vertici internazionali come stazioni sciistiche. Il Governo è assolutamente soddisfatto del lavoro che è stato fatto e qui sorgeranno strutture altamente tecnologiche».

Non ha dubbi il Sottosegretario del Governo, Alessandro Morelli, che ha visitato alcuni dei cantieri olimpici di Livigno iniziando dal Monte Sponda, vedendo la diga in materiali sciolti - con una capacità di 203mila metri cubi - tra le più grandi d’Europa, che permetterà l’innevamento delle piste del comprensorio Mottolino, pronta a fine ottobre. Un’opera che assicurerà, dopo l’evento, l’innevamento anticipato. «Le opere stanno procedendo tutte bene ed anche la nuova strada a Tirano, che permetterà di evitare l’attraversamento cittadino, sarà fondamentale. Mi complimento con l’amministrazione comunale di Livigno per come sta operando; anche in occasione della recente frana del Gallo ha agito con grande tempestività, ma voglio dire che in caso di ulteriore necessità il Governo c’è».

La visita poi al cantiere Livigno Snow Park e al parcheggio Mottolino hanno completato la giornata livignasca di Morelli. Il comprensorio ospita, sul versante del Mottolino, quattro piste di snowboard e freestyle olimpiche che supereranno il fiume Spol – coperto da una struttura amovibile – per concludere le acrobazie sulla finish area, che è il tetto del parcheggio. Un’opera di autentico ingegno, tra le prime al mondo per complessità nell’ambito delle infrastrutture sportive. Il parcheggio di 500 posti auto permetterà a Livigno di diventare car free».

Saldini: «Lasceremo un’eredità importante»

«Ringrazio il Sottosegretario Morelli per il supporto mai mancato in questi mesi e la vicinanza espressa personalmente alla comunità di Livigno – afferma Fabio Saldini, amministratore delegato di Simico –. Complessivamente, il Livigno Snow Park è uno dei cantieri olimpici più interessanti dal punto di vista tecnologico: per gli addetti ai lavori ha rappresentato le maggiori sfide, ma ha trovato persone e maestranze eccezionali che hanno lavorato ininterrottamente, anche nel periodo invernale, quando le temperature a Livigno sono proibitive, disgelando il ghiaccio e raggiungendo gli obiettivi preposti. Sono molto orgoglioso di questo gioiello tecnologico che non rappresenta solo un’opportunità per migliorare la mobilità locale, ma un unicum rispetto alle infrastrutture dei Giochi. Non era mai successo che un parcheggio si integrasse alle piste in una vera e propria compenetrazione tra territorio ed evento olimpico. L’amministratore delegato di Simico ha fatto il punto sulla situazione: «Tutte le opere olimpiche previste qui a Livigno, e sono sei, saranno terminate per fine ottobre-inizio novembre. Le restanti tre opere, che invece riguardano la legacy olimpica, saranno terminate dopo l’evento olimpico. Il collegamento fra i versanti permetterà di non utilizzare l’auto; il parcheggio di via Freita e quello di Aquagranda, entrambi di altri 2500 posti, porteranno Livigno ad avere mille posti auto».

Il sindaco Galli: «Il nuovo impianto è una svolta»

Adesso che il puzzle si sta completando, ora che le tessere del mosaico sono ormai ognuna al proprio posto, anche il sindaco di Livigno, Remo Galli, vede che il suo sogno e quello della sua comunità si sta ormai realizzando. Tutto è pronto per essere puntuali all’appuntamento con la storia. «L’invaso che si sta realizzando sul Monte Sponda è un’opera di grande tecnologia e rappresenta una svolta davvero importante per Livigno: potremmo prendere l’acqua dal torrente Spol non più a novembre, quando scarseggia, ma a marzo, quando il torrente è in morbida e il flusso è maggiore. È un aspetto che sarà molto importante anche dal punto di vista energetico. Inoltre, il laghetto che sta per nascere sarà anche un’importante attrattiva turistica, perfettamente inserito nell’ambiente». Non è stata solamente una giornata formale di celebrazione, ma si è trasformata anche in un’altra tappa di lavoro, come rivela il primo cittadino di Livigno: «Con l’amministratore delegato di Simico, Fabio Saldini, abbiamo fatto un sopralluogo ai siti olimpici ed io ho ribadito che il ripristino naturalistico delle aree ora di cantiere deve essere un altro obiettivo da raggiungere, non secondario. Ed anche in questo caso c’è piena sintonia». In zone dove era stato inevitabile il sacrificio di piante, il Comune ha provveduto affinché per ogni pianta tagliata ne fossero piantate tre

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